Manca solo la firma che avverrà venerdi e l’investimento di Silicon Box in provincia di Novara diventerà una realtà. A dirlo Alberto Cirio, presidente del Piemente, che a margine della presentazione della nuova giunta regionale ha annunciato: «Siamo a 48 ore dall’annuncio ufficiale di uno dei più grandi investimenti industriale che si farà in Italia, la fabbrica di microchip che la Silicon Box, andrà a realizzare in Piemonte, a Novara. Venerdì firmeremo con il ministro Adolfo Urso (Mimit) e con il sindaco di Novara, Alessandro Canelli. È un progetto a cui stiamo lavorando assiduamente da più di un anno – continua il Governatore che rimarca -. Abbiamo chiuso lo scorso mandato con il secondo modello a Mirafiori che ci permetterà di raggiungere i 200mila veicoli mettendo in sicurezza stabilimento, lavoratori e indotto e iniziamo il nuovo mandato raccogliendo i frutti di un lavoro fatto con il sindaco Canelli, che è stato preziosissimo, con il ministro Urso, che ha fatto la regia attenta di questa operazione, e con la Regione Piemonte. Si tratta di oltre 3 miliardi di investimento, 1.600 posti di lavoro e soprattutto una concorrenza vinta con le altre regioni del Nord che ha visto prevalere il Piemonte perché il Piemonte è ormai grazie a Tav, Terzo Valico e al lavoro che come regione stiamo facendo sull’attrazione degli investimenti il cuore economico dell’ Europa».

Il Piemonte conquista così un investimenti di 3,6 miliardi di dollari per la realizzazione di una fabbrica di microchip, con impianto di assemblaggio con linee di test e packaging di nuova generazione che dovrebbe entrare in produzione nel 2028 creando circa 1.600 posti di lavoro diretti. Sarà un impianto gemello della fabbrica Silicon Box a Singapore in cui lavorano circa 1.200 persone e ha richiesto 2,65 miliardi di dollari di investimenti. Nei piani della multinazionale sfornerà chip per applicazioni di intelligenza artificiale, di calcolo ad alta velocità, per modelli linguistici di grandi dimensioni, per veicoli elettrici (EV) e auto ma anche per dispositivi smart, mobili e indossabili e molto altro.

Cos’è l’architettura chiplet

La particolarità dell’offerta di Silicon Box è nell’architettura proprietaria e modulare sviluppata basata su “chiplet”, semiconduttori i cui componenti per funzionare si possono adattare sul modello dei Lego superando tra le altre cose i limiti delle legge di Moore. Una architettura ad alte prestazioni ma grazie ai chiplet più piccola, modulare e meno costosa, con cui sviluppare soluzioni specifiche. Silicon Box è una società di Singapore, relativamente giovane, è nata nel 2020. A crearla i coniugi Sehat Sutardja e Weili Dai, già fondatori di Marwell Technology, produttore Usa di chip con un fatturato di circa 6 miliardi di dollari, insieme a Byung Moon Han, ex dirigente di Jcet, colosso cinese specializzato nel testing e packaging di semiconduttori. Lo scorso anno hanno inaugurato a Singapore, nella regione di Tampines, uno stabilimento che produce per i clienti chiplets per applicazioni di intelligenza artificiale.

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