I numeri possono delineare un contesto. Un contesto, in questo caso, preoccupante. I numeri sono quelli contenuti nel “Rapporto Attività 2023” di SOS Villaggi dei Bambini, un’organizzazione che lo scorso anno ha aiutato 63.514 persone, tra bambini, ragazzi e adulti, in 110 Paesi del mondo. Lo ha fatto attraverso 400 Programmi e Villaggi SOS di cui 8 Programmi e Villaggi SOS in Italia e 1.962 Progetti e servizi di cui 69 in Italia. Grazie alle attività di Advocacy sono stati promossi i diritti di oltre 47.000 persone. Il Rapporto fotografa una situazione in cui le ragazze e i ragazzi che vivono in Italia manifestano un malessere diffuso, che si esprime in diversi modi, ma riguarda tutte le sfere dell’esistenza e coinvolge le diverse fasce d’età.

In Italia un giovane su dieci abbandona precocemente gli studi -, e l’impatto sulla salute mentale – viene messo in evidenza dall’organizzazione – è drammatico, i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono quasi 2 milioni di bambini e ragazzi e il suicidio è la seconda causa di morte nei giovani tra i 15 e i 24 anni, preceduta dagli incidenti stradali. Sono oltre 90 mila i minorenni maltrattati, ovvero 1 bambino ogni 5 di quelli in stato di bisogno seguiti dai Servizi Sociali . Negli ultimi 10 anni i crimini a danni di minorenni in Italia sono aumentati del 34% .

Ecco alcuni numeri.

Bambini e ragazzi di 0-17 anni accolti, al netto dei minori stranieri non accompagnati (MSNA): 14.000

ll numero di bambini e ragazzi di 0-17 anni accolti, al netto dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), è in aumento ed è stimabile in 14 mila casi (fonte: ministero del Lavoro). L’incidenza di povertà assoluta individuale per i minorenni è al 14%, valore più alto della serie storica dal 2014 (fonte Istat). Il suicidio è la seconda causa di morte nei giovani tra i 15 e i 24 anni, preceduta dagli incidenti stradali (fonte: Istituto superiore di sanità). I disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono quasi 2 milioni di bambini e ragazzi, tra il 10 e il 20% della popolazione infantile e adolescenziale nella fascia di età 0-17 anni. L’incidenza di questi disturbi è in ascesa: in meno di dieci anni è raddoppiato il numero di bambini e adolescenti seguiti nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA).

Giovani che abbandonano precocemente gli studi: uno su dieci

Nel 2022, la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che ha abbandonato precocemente gli studi è stata dell’11,5%. Nel Mezzogiorno, l’incidenza ha raggiunto il 15,1%. I “Neet” (i giovani che non lavorano e non studiano) sono stimati al 19% della popolazione tra i 15 e i 29 anni; nel Mezzogiorno, l’incidenza è doppia rispetto al Centro-Nord. La quota di giovani tra 18 e 24 anni che ha lasciato un ciclo di studi prima della sua conclusione si è attestata all’11,5% nel 2022 (fonte: Openpolis).

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