“Nessuno mi ha chiesto di dimettermi”. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a margine dell’evento Unioncamere e Isnart ‘Terza giornata nazionale del turismo’. “Neanche Giorgia Meloni?”, le hanno chiesto i giornalisti. “Nessuno”, ha ribadito lei. 

“Non ho mai partecipato a processi mediatici: se voi pensate che per una chiusura di indagine una persona è condannata lo dite voi”. Poi la ministra ha chiosato: “Andiamo avanti: ho fiducia nella magistratura. Finora avete visto com’è andata e quindi sono tranquilla”.

Venerdì scorso a Santanchè è arrivato l’avviso di chiusura dell’inchiesta per truffa aggravata all’Inps per 126mila euro, per la irregolare gestione della Cassa integrazione a zero ore durante il Covid, nelle società Visibilia Editore e Concessionaria. Poi la notizia di apertura di un nuovo fascicolo per presunto riciclaggio alla base dell’operazione immobiliare della villa in Versilia, di proprietà fino al 12 gennaio al sociologo Francesco Alberoni. 

La Procura di Milano ha delegato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza per analizzare i flussi di denaro dell’acquisto della proprietà da parte di Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, e Dimitri Kunz, il compagno della ministra, e la successiva cessione all’imprenditore Antonio Rapisarda. Dei passaggi di soldi, notati da Bankitalia e trasmessi con una segnalazione di operazioni sospette alla Guardia di Finanza, erano  stati informati i pm del pool Crisi d’Impresa, coordinati dal procuratore Marcello Viola e dalla procuratrice aggiunta Laura Pedio, che indagano sul gruppo Visibilia. 

La villa a Forte dei Marmi sarebbe stata comprata per 2 milioni 450mila euro e poi venduta, nel tempo record di 58 minuti il 10 gennaio 2023, per 3 milioni 450mila euro a Rapisarda.

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