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  • La ricostruzione del viadotto Gravagna

Una buona notizia per gli utenti della Cisa, l’autostrada Parma-La Spezia (A15) gestita da Salt (gruppo Astm). In vista delle festività pasquali, la concessionaria comunica la rimozione di tutti i cantieri lungo la A15, a eccezione di quello per gli interventi di ammodernamento in corso sul viadotto Gravagna (collocato subito dopo la galleria di valico per chi viaggia in direzione La Spezia). Nel dettaglio, entro le ore 22 del 27 marzo 2024 e fino alle ore 13 del 2 aprile 2024 la concessionaria rimuoverà tutti i cantieri attualmente in essere lungo la tratta finalizzati al rifacimento e adeguamento dei viadotti alle vigenti norme tecniche delle costruzioni. Nel periodo pasquale si stima che oltre 3mila veicoli/ora viaggeranno sulla tratta nei momenti di punta.

Dopo le festività pasquali, oltre al cantiere per il rifacimento del viadotto Gravagna, solo un altro cantiere (relativo alle lavorazioni sui viadotti Rivi Freddi e Binaghetto in corrispondenza della careggiata in direzione La Spezia, tratto Berceto-Valico) riprenderà nei giorni infrasettimanali e continuerà a essere rimosso durante i fine settimana.

La ricostruzione del viadotto Gravagna

Salt, in accordo con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è infatti impegnata in un grande piano di ammodernamento e adeguamento ai più elevati standard qualitativi e di sicurezza della A15 Parma-La Spezia, infrastruttura realizzata tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso con approcci e logiche progettuali diverse da quelli odierni e sulla base di carichi di traffico decisamente inferiori a quelli attuali, in termini sia di entità che di frequenza.

Tra i principali lavori di ammodernamento in corso, uno dei più rilevanti riguarda il cantiere relativo alla demolizione e ricostruzione del viadotto Gravagna, opera iconica realizzata nei primi anni Settanta, situato in provincia di Massa Carrara tra i caselli di Pontremoli e Berceto, in prossimità della galleria di valico che separa la Toscana dall’Emilia Romagna. Nell’autunno 2023 hanno preso avvio le fasi di demolizione e ricostruzione dell’opera, un intervento di particolare complessità, che richiede lo smontaggio concio per concio, con la stessa successione con la quale l’opera è stata a suo tempo costruita, per poi procedere al rifacimento degli impalcati, uno alla volta.

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