Era il 4 maggio di 75 anni fa, l’Italia un paese alle prese della ricostruzione post bellica e il calcio, uno tra i momenti dove era possibile trovare leggerezza e passione: negli stadi furoreggiava il Torino che tra il 1943 e il 1949 vinse ben 5 scudetti. Quella squadra terminò la sua corsa in modo tragico, in un incidente aereo dove, a Superga, l’intera squadra perse la vita. Fu un dramma clamoroso la cui eco arriva fino ai giorni nostri. 

Così molte sono le iniziative per ricordare quella giornata e soprattutto, il ‘Grande Torino’. Al Museo del Calcio di Coverciano è possibile rivivere il ricordo del Grande Torino attraverso diversi cimeli: dalla maglia granata di Virgilio Maroso, indossata in occasione della tournée in Brasile nell’estate del 1948, alla maglia azzurra vestita da Romeo Menti in Nazionale, che è andata ad arricchire la collezione dallo scorso gennaio. Il Museo già ospitava un altro cimelio appartenuto al campione di Vicenza: una spilla della Fiorentina, squadra in cui aveva militato e a cui era molto affezionato, che portava sempre con sé. Dopo lo schianto sulle colline di Superga l’ex Ct Vittorio Pozzo, chiamato a riconoscere le salme di quei giocatori che aveva allenato in Nazionale, riconobbe proprio dalla spilla il corpo senza vita di Menti. 

“Anche quest’anno il mio 4 maggio inizia da Superga per rendere omaggio al Grande Torino degli invincibili. Perché il 4 maggio siamo tutti granata”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, salito alla basilica in occasione del 75° anniversario della tragedia. Gli ha fatto eco Massimiliano Allegri, allenatore dei rivali della Juventus: “E’ stata una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano e mondiale, è giusto ricordarlo con grande affetto”. 

E’ di Claudio Marchisio, ex giocatore bianconero e della Nazionale, il messaggio più bello: “Il 4 maggio a Torino si guarda il cielo che, a prescindere dalle condizioni del meteo, è sempre malinconico. Lo si fa, indipendentemente dalla fede calcistica o dalla passione per questo gioco, per ricordare il Grande Torino e tutti coloro che hanno perso la vita a Superga in quel terribile giorno. Mentre le strade di Torino si stanno riempiendo di persone per celebrare il Giro di Italia trovate qualche secondo per alzare gli occhi verso il cielo, per ricordare quella squadra, per raccontare ai bambini chi erano, affinché possano tenere sempre vivo il loro ricordo”.

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