Crescono le richieste di aiuto a Telefono donna Milano, l’associazione di pronto intervento per le donne vittime di violenza, sole o con figli. E per creare una rete ancora più capillare è nato un progetto che vede già coinvolti 400 farmacist i.

Gi accessi tra gennaio e settembre 2023 sono stati 388, di cui 337 nuove prese in carico, mentre altre 51 donne erano già state ascoltate nei periodi precedenti. Nello stesso periodo del 2028 gli accessi erano stati 306. Gli operatori registrano un aumento costantemente in crescita, e questo può anche stare a significare un fatto positivo, ovvero una maggiore consapevolezza e conoscenza degli strumenti per reagire, anche se va constatato che il fenomeno non sembra arrestarsi. Anzi.

Le modalità con cui le donne accedono al servizio sono il contatto telefonico o in sede nella maggior parte dei casi (155), ma anche attraverso il pronto soccorso (125 casi). In misura minore attraverso le forze dell’ordine, parenti o amici o professionisti privati. Ovviamente va sempre considerato che l’idea di una denuncia o del ricorso a professionisti spaventa le donne vittime di violenza, che temono ritorsioni. Per questo il dialogo diretto, con modalità più rassicurante, facilita la richiesta d’aiuto. In una ventina di casi nel 2023 si è dovuto ricorrere al collocamento in case rifugio, per dare loro protezione totale.

Guardiamo la nazionalità. La maggior parte di chi chiama è italiana (198 casi). Questo si comprende facilmente anche per una questione linguistica e per una maggiore conoscenza degli strumenti a disposizione. Seguono le donne dell’America latina( 54), seguite da africane e donne provenienti dall’Est europeo. In misura minore (20) chiamano le donne asiatiche. L’età delle donne più esposte è compresa fra i 31 e i 40 anni (111 casi). Fa tuttavia riflettere che al secondo posto (con 92 casi) ci sia la fascia d’età compresa fra i 15 e i 30 anni: in questo caso la violenza può avvenire dentro le mura domestiche da parte di genitori, ma può anche segnalare che partner violenti ci siano anche tra i giovanissimi. Segno di un andamento che, appunto, non sembra finire.

Le donne che denunciano hanno un’istruzione buona, hanno raggiungo il diploma. Anche questo sembra influire con la capacità di reazione.

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