«È rivoluzionaria. Punto». Roberto Monti, ceo di Arper, non si perde in giri di parole: spiega i dettagli tecnici dell’innovativa seduta presentata al Salone del Mobile di Milano, la Catifa Carta, e poi conclude ammettendo che il materiale con cui è stata realizzata, il PaperShell, è destinato a segnare una svolta non soltanto nel percorso di responsabilità ambientale dell’azienda veneta, ma anche del settore.

Tutto nasce cinque anni fa, quando proprio al Salone del Mobile vennero a presentarsi nello stand di Arper due imprenditori svedesi, un designer e un ricercatore di materiali, che avevano fondato Papershell, producendo un materiale derivato dagli scarti del legno, trasformati in 29 fogli di “carta” e pressati insieme attraverso materiali biogenici (quindi sostenibili e naturali al 100%), che al tatto e alla vista sembra una plastica morbida o una ecopelle. Da lì è partita una collaborazione che ha permesso di presentare quest’anno la scocca di Catifa Carta, rieditando e innovando un’icona dell’azienda veneta, la Catifa 53 progettata nel 2001 da Lievore Altherr Molina.

PaperShell riduce drasticamente l’impatto di Catifa Carta sull’ambiente, spiega Monti, dato che, essendo realizzata in scarti di legno, stocca l’anidride carbonica, esattamente come gli alberi. Non solo: alla fine del suo ciclo di vita, grazie a un’ulteriore partnership con un’azienda anch’essa svedese, il materiale può essere ridotto a «biochar», ovvero un carbone vegetale che ha la capacità di trattenere la CO2 sequestrata durante le fasi di vita precedenti.

Per Roberto Monti, Catifa Carta è il punto di arrivo di un percorso che ha visto l’azienda (circa 70 milioni di euro di fatturato per il 93% generato all’estero) investire in modo deciso sulla trasformazione culturale delle persone e dell’approccio industriale. Ma è anche il punto di inizio per nuovi prodotti e progetti che verranno sviluppati nei prossimi anni.

«Arper prosegue nel suo viaggio verso il design sostenibile, avviato nel 2005 – dice Monti –. Catifa Carta è una testimonianza del nostro impegno costante verso la responsabilità ambientale. Un punto di arrivo e punto di partenza per il design e un passo significativo nel nostro cammino verso un futuro più sostenibile. Per noi, collaborare con partner – come Papershell – per coltivare sviluppi innovativi, è cruciale per offrire soluzioni rilevanti nel paesaggio sempre in evoluzione di oggi. Introducendo materiali pionieristici e pratiche consapevoli aspiriamo a ispirare il cambiamento e diventare un esempio di business responsabile».

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