Nessuno può fermare Emma.

L’esuberante cantante salentina, durante uno dei suoi ultimi concerti ad Azzano Decimo, Pordenone, tra una canzone e l’altra, è tornata ad affrontare uno dei temi che più le stanno a cuore, divenuto nel tempo una battaglia personale: quella contro il ‘body shaming‘. Una lezione di dignità e di rispetto per se stesse, consegnata ai fan adoranti in una serata di musica come tante che si è trasformata in qualcosa di più.

Emma sa bene cosa significa essere sminuita, criticata per una fisicità non conforme ai dettami dei social. Sa bene cosa significa vedere il proprio corpo messo alla prova da malattie, interventi chirurgici e terapie invasive. La sua forza e il suo carisma si sono plasmati anche sulla sofferenza vissuta e sulla vitalità con cui ha superata gli ostacoli.

Così, qualche sera fa, dal palco su cui si stava esibendo, tra le urla degli ammiratori che le gridavano “sei bellissima”, l’artista 40enne ha lanciato ancora una volta il suo appello:  “Chissà domani sui social cosa scrivono sul mio corpo, che non va bene. A me non me ne frega niente”. 

Poi, rivolgendosi soprattutto alle ragazze giovani, quelle che devono fare ancora un po’ di vita per avere le spalle forti e grosse come ce le ho io”, ha proseguito: “Non state dietro a certe cose. Ogni corpo ha la sua dignità, ogni corpo ha la sua bellezza, la perfezione non esiste e se esiste ci ha messo mano un chirurgo, credetemi”.

Mostratevi senza vergogna, senza pudore, come faccio io. Non me ne frega niente di quello che scrivono, non sono arrivata a 40 anni per farmi dire da quattro ignoranti come mi devo vestire”, ha detto riferendosi a chi la critica soprattutto sui social

E ancora: «Vado orgogliosa del mio corpo. Ha combattuto un sacco di battaglie e se voglio salire nuda su un palco credo di potermelo permettere, indipendentemente da tutto. Sentitevi sempre libere e liberi di esprimervi come meglio credete per voi stessi. Chi giudica è perché probabilmente ha una vita talmente a pezzi che l’unica cosa che gli rimane è parlare male degli altri”.

Ormai ha le spalle larghe Emma. Finita troppo spesso sulle pagine di giornali e su account social per via delle sue forme e del suo abbigliamento, ha imparato ad andare oltre, a non farsi scalfire ed è questo il messaggio che vuole consegnare a chi la segue nei concerti e la ama non solo per i suoi successi artistici.

Durante il festival di Sanremo del 2022, il suo look aderente in ‘total black’ fu bocciato e criticato aspramente sui social: Se hai una gamba importante eviti di mettere la calza a rete”, scrissero. La sua risposta esemplare: “Buongiorno dal Medioevo”.

Sulla scia di Emma anche altre artiste stanno usando il proprio corpo per mandare messaggi di accettazione, rispetto e amore per se stessi. Tra le più attive su questo fronte c’è Big Mama che, all’ultimo Festival di Sanremo, sì è presentata con il brano ‘La rabbia non ti basta’, una canzone molto sentita e personale che parla di trasformazione e di riscatto dopo un passato di violenza e crisi interiore.

La rapper e attivista Lgbtq+ ha portato il suo messaggio di uguaglianza e di denuncia di bullismo e body shaming anche sul palco del Concerto per il 1 maggio a Roma e persino nell’aula dell’Assemblea Generale dell’Onu.

Davanti a una platea di duemila liceali venuti da tutto il mondo ha raccontato: “Per tutta la vita mi hanno fatto credere di essere completamente sbagliata. Il mio fisico faceva in modo che la gente mi valutasse come ‘non abbastanza’ prima ancora che mi si potesse davvero conoscere. A 13 anni ho scritto il mio primo pezzo, Charlotte, un rap che parla di suicidio e autolesionismo e per tre anni l’ho tenuto tutto per me. BigMama è nata quando ho avuto la forza di metterlo su YouTube”.

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