Il 30 giugno la maggior tutela nel mercato elettrico è giunta a scadenza per i clienti non vulnerabili: dal 1° luglio, quindi, tutti coloro che non sono transitati nel frattempo nel mercato libero vengono trasferiti automaticamente al servizio a tutele graduali, il meccanismo temporaneo che è stato concepito per accompagnare la progressiva liberalizzazione del mercato elettrico, mentre, come noto, per il gas, la cessazione dei prezzi regolati è scattata alla fine dello scorso anno. Ma cosa succede a partire dal 1° luglio? Ecco una breve guida con le risposte ai principali dubbi.

1) Il trasferimento al servizio tutele graduali scatterà per tutti?

Il passaggio al nuovo meccanismo riguarda solo i clienti non vulnerabili ancora in tutela che ammontano, secondo gli ultimi conteggi dell’Arera, a poco meno di 4 milioni. Nulla cambia, invece, per i clienti vulnerabili.

2) Chi sono i clienti vulnerabili?

All’interno di questa categoria sono inclusi gli over 75, i percettori di bonus sociale per svantaggio economico o gravi condizioni di salute, gli utenti di isole minori non interconnesse o di strutture abitative d’emergenza, e ancora i beneficiari della legge 104 sulle disabilità.

3) Cos’è il servizio di vulnerabilità?

È il servizio di cui beneficeranno i clienti vulnerabili per i quali, come detto, non cambia nulla a partire dal 1° luglio perché continueranno a godere dei prezzi regolati dall’Arera. A tendere, poi, anche per questi clienti si svolgeranno delle aste per individuare l’esercente il servizio di vulnerabilità.

4) A quali operatori saranno trasferiti i non vulnerabili che non sono migrati nel mercato libero?

Gli operatori sono stati selezionati tramite un’asta che si è svolta nei mesi scorsi e che ha visto prevalere sette fornitori (Enel, Hera, Edison, Illumia, E.On, Iren e A2A). Il nome dell’operatore che si è aggiudicato l’area su cui insiste la fornitura è stato comunicato dall’Arera in bolletta. Per conoscerlo è comunque possibile consultare il sito dell’Autorità (www.arera.it) e individuarlo in base all’area.

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