Il settore primario agroalimentare è al centro di un sistema ecosostenibile e ambientale, combattuto tra necessità di innovazione, di nuovi modelli di business, di tutela dell’ambiente e di evoluzione digitale, da una parte, e restrizioni europee, dall’altra. E’ questo il “focus” del Convegno CV Forum 2024

– “Food economy-transizione 5.0”, che si terrà il 5 luglio Relais Monaco Country Hotel – Ponzano Veneto (TV) tema di estrema attualità e rilevanza in questo particolare momento economico, caratterizzato da guerre, escalation dei costi, inflazione, forte competizione internazionale e cambiamenti climatici che influenzano l’intero settore.

Dopo la recente ondata di protesta degli agricoltori europei, sfociata con i trattori in piazza in tutta Europa, iniziativa che ha fatto emergere sia l’incongruità di regolamenti e di provvedimenti europei, a danno di molte imprese, che la necessita di regole più ferree dei prodotti importati, i riflettori si sono accesi sui settori dell’agro-alimentare, dell’allevamento e della pesca, che rappresentano i compartie conomici primari per lo sviluppo di un Paese: il tema è al centro delle attenzioni del mondo politico, imprenditoriale, istituzionale, professionale e di ogni singolo cittadino.

Il pacchetto semplificazioni per l’agricoltura europea, varato di recente dopo la citata ondata di proteste, è stata l’ultima risposta dell’Europa che dovrebbe rendere più agevole la strada della transizione per gli operatori agricoli, passando dalla logica delle penalizzazioni a quella degli incentivi. I commercialisti del Triveneto, nel loro ruolo di consulenti e di “economisti d’impresa”, si dedicano a questo settore e si sentono parte integrante delle sfide che dovranno affrontare le imprese agroalimentari sui nuovi modelli di fare impresa, sulla gestione dei costi, sugli investimenti, sull’innovazione, sullo sviluppo sostenibile e sulla transizione digitale ed energetica.

«È questo un momento storico – spiega il curatore Ezio Busato – di una rivoluzione “eco-agricola” per le aziende del settore, che va vista come opportunità di crescita e di sviluppo, tenendo conto delle problematiche produttive dei costi e delle strategie, ma soprattutto delle insidie maggiori che arrivano da quei paesi che non sono tenuti a rispettare gli stessi elevati standard imposti dalla UE ai nostri produttori, creando motivo di concorrenza sleale anche con i prodotti esteri spacciati per italiani. Risulta quindi un obiettivo primario quello di far giungere al cittadino consumatore le corrette informazioni sulla qualità e distintività delle produzioni. Ad esplorare le suddette tematiche saranno alcuni dei players agro-alimentari, di allevamento ed ittici tra i più noti del Triveneto, i quali, nel corso della tavola rotonda, illustreranno le loro aziende, la storia, l’evoluzione sostenibile, i risultati e le strategie per affrontare mercati sempre più aggressivi e per essere sempre più competitivi e compatibili con il cambiamento climatico, l’evoluzione digitale e la tutela dell’ambiente».

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