La Giustizia tributaria verso un’Italia più attrattiva per gli investitori e sensibile alle questioni di genere. Carolina Lussana, presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 svela il nuovo volto di un’istituzione radicata nella storia italiana (dall’Unità d’Italia), ora impegnata in un ambizioso percorso di rinnovamento. L’obiettivo? Migliorare l’immagine e l’efficienza del sistema tributario italiano agli occhi degli stakeholders internazionali e affrontare tematiche moderne come la parità di genere.

Donne e magistratura

«Su 2.237 giudici tributari in organico, la componente femminile è di 522. Un numero alquanto basso se si considera che in tutte le magistrature la presenza femminile ha da tempo superato quella maschile. E di queste 522, poi, solo 17 ricoprono un incarico direttivo, appena il 5 per cento del totale. Mi auguro, da donna, che possa esserci quanto prima una inversione di tendenza, iniziando con il valorizzare le magistrate che già fanno parte di questa giurisdizione».

Contribuenti

Per quanto concerne gli esiti del processo tributario, in primo grado il 48,9 per cento delle sentenze è stato favorevole agli Uffici impositori, il 29 per cento al contribuente, e circa il 10 per cento ha previsto ipotesi di accoglimento parziale del ricorso proposto dal contribuente. Valori sostanzialmente analoghi in secondo grado dove i giudizi integralmente favorevoli al contribuente sono stati il 27 per cento.

Il peso economico

La presidente ha aggiunto che «la Giustizia tributaria gestisce mediamente ogni anno cause per un valore complessivo di circa 40 miliardi di euro, pari a 2 punti percentuali di Pil. Considerando la grande rilevanza dell’importo, di fatto pari ad una manovra finanziaria, la Giustizia tributaria non può non avere un ruolo centrale nell’ordinamento, svolgendo l’insostituibile funzione di controllo dell’esercizio del potere impositivo dello Stato finalizzato alla trasformazione dei tributi in beni e servizi per la salvaguardia, come detto, dei diritti fondamentali dei cittadini».

Concorso

Sul nuovo concorso pubblico per il reclutamento della magistratura professionale, Lussana ha detto che «è innegabile che su questo primo concorso per magistrato tributario professionale, aperto ai laureati in giurisprudenza ed economia e commercio, e sul quale c’è molta attesa, sia ragionevole ipotizzare una importante partecipazione. Risulta pertanto condivisibile la decisione di presentare una serie di nuove disposizioni che andranno a modificare le regole unicamente per il primo concorso, preservando la qualità della selezione, con lo scopo di semplificare la procedura e di ridurre i tempi di reclutamento e immissione in servizio».

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