Le Ferrovie federali svizzere (Sbb) prevedono che i treni passeggeri e merci potranno tornare a circolare regolarmente e senza alcuna limitazione nella galleria di base del San Gottardo (Gottardo) a partire dal 2 settembre 2024. In particolare, saranno 750 i treni merci che percorreranno quotidianamente il tunnel ferroviario più lungo del mondo e 480 i treni passeggeri. Una buona notizia per il sistema logistico italiano: il Gottardo, tratta fondamentale del corridoio europeo Reno Alpi (Genova Rotterdam), consente di mettere in relazione i porti liguri e l’area del Nord Ovest con i ricchi mercati del Centro e Nord Europa. La data di riapertura del tunnel, lungo 57 chilometri, è stata indicata dai dirigenti di Sbb (Peter Kummer, responsabile Sbb infrastruttura e Beat Deuber, responsabile design della rete, impianti e tecnologia di Sbb) nel corso di una conferenza stampa internazionale convocata nella sede centrale delle ferrovie elvetiche a Berna. Ma andiamo con ordine.

Il deragliamento e il ripristino

Il 10 agosto 2023, un treno merci diretto in Germania è deragliato mentre attraversava la galleria di base del Gottardo, danneggiando gravemente l’infrastruttura del tunnel. Non ci sono stati feriti e non c’è stata nessuna fuoriuscita di merci pericolose, ma l’incidente ha mandato in tilt i collegamenti ferroviari tra il Nord e il Sud dell’Europa (Italia compresa). Dopo il deragliamento, la galleria è stata in gran parte chiusa al traffico passeggeri e i treni sono stati deviati. Per i viaggiatori, la deviazione dei treni sulla linea panoramica del Gottardo ha comportato tempi di percorrenza più lunghi. E’ stato consentito solo un transito ridotto per i treni merci, in ragione dell’importanza strategica che questo collegamento riveste per gli scambi internazionali.

Dal deragliamento dell’estate scorsa, spiegano i due dirigenti delle ferrovie svizzere, «la compagnia ha accelerato al massimo i lavori nella galleria di base del Gottardo per ripristinarla. Tutto procede come previsto. A oggi le ferrovie svizzere prevedono di poter rimettere completamente in servizio la galleria ferroviaria più lunga del mondo a partire dal 2 settembre 2024. In questo modo, i treni potranno circolare nuovamente con i tempi di percorrenza precedenti al deragliamento, impiegando quindi un’ora in meno rispetto alla deviazione lungo la linea panoramica del Gottardo. I viaggiatori potranno così spostarsi tra Lugano e Zurigo in meno di due ore».

Fase di test e di prova

Prima di rimettere in servizio la galleria ovest del tunnel di base del Gottardo, le ferrovie svizzere devono completare la fase di test e di prova, in cui le funzionalità di tutti gli impianti e i sistemi vengono controllate approfonditamente con un processo simile a quello che ha preceduto la messa in servizio del 2016. Ad esempio, durante la fase di test verranno fatti circolare treni vuoti per testare i nuovi impianti, in particolare i binari, e le interazioni tra i diversi sistemi. Nella fase di prova invece, che si svolgerà da metà agosto, i treni diretti a nord riprenderanno a circolare nella galleria ovest secondo l’orario. Inoltre, anche alcuni treni che normalmente circolano sulla linea panoramica del Gottardo verranno deviati nella galleria ovest del tunnel di base.

Misure per prevenire eventi analoghi

Il rapporto finale sulla causa dell’incidente, redatto dal Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (Sisi) deve ancora essere pubblicato, ma in un rapporto intermedio è stato stabilito che il deragliamento è stato causato dalla rottura del disco di una ruota. Nella propria flotta, le ferrovie svizzere non dispongono di veicoli per il trasporto di merci o viaggiatori con questo tipo di sala montata, che però viene utilizzato nel traffico merci da altre compagnie ferroviarie in Europa e quindi circola anche in Svizzera. Per questo motivo, per le ruote impiegate a livello internazionale devono essere definite misure a livello europeo, illustrate dal Sisi nel suo rapporto intermedio. Dopo la pubblicazione di quest’ultimo, l’Ufficio federale dei trasporti ha lanciato un appello alle autorità ferroviarie europee, affinché tutti i detentori di carri merci che utilizzano veicoli con ruote simili siano obbligati a controllarle e, se del caso, a metterle fuori servizio.

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