La Cina tenta l’assalto al mercato degli aerei di grandi dimensioni, oggi dominato da Boeing e Airbus. Ma Boeing è in crisi, a causa di problemi di qualità del jet di lungo raggio B787 nei quali sono stati denunciati presunti difetti e soprattutto per l’incidente dello scorso gennaio al B737 Max, l’aereo più piccolo, per voli entro le tre ore, che ha perso un portellone durante un volo di Alaska Airlines.

Un jet chiamato C939

Questa situazione potrebbe aprire spazi al nuovo jet che l’industria cinese sta progettando. L’azienda statale Comac (Commercial Aircraft Corporation of China) ha progetti preliminari per costruire un nuovo jet di grandi dimensioni per voli di lungo raggio, detto “wide body”, chiamato C939.

Programma in ritardo

La notizia è stata riferita nelle scorse settimane dal quotidiano di Hong Kong South China Morning Post. Probabilmente si tratta di una versione più grande del primo C929 a doppio corridoio di Comac, un velivolo in fase di progettazione già da diversi anni, che è in forte ritardo sui tempi previsti. Avrebbe dovuto fare il primo volo nel 2023, ma ancora non è stato neppure costruito.

Progetti preliminari

Secondo il quotidiano cinese Comac ha abbozzato i progetti preliminari per il nuovo velivolo C939, ma ci vorranno molti anni prima che possa emergere un prototipo testabile. Non sono stati forniti altri dettagli sul C939 e Comac non ha dato spiegazioni.

Walsh: “Ci vorranno almeno 20 anni”

Diversi esperti di trasporto aereo ritengono che per il momento l’industria aeronautica cinese possa avere come sbocco solo il mercato interno, ma con gli anni gli aerei di Pechino potranno arrivare anche in Occidente ed essere acquistati da compagnie europee, americane e del Medio Oriente. Ci vorranno molti anni, ma i cinesi arriveranno, dicono esperti come il direttore generale della Iata Willie Walsh e il presidente di Emirates, Tim Clark. “Comac sta facendo un lavoro serio. Per il momento è un discorso che interessa il mercato cinese, ma con gli anni i jet cinesi potranno arrivare in Occidente”, ha detto Walsh a margine dell’assemblea generale della Iata a Dubai, all’inizio di giugno. In precedenza Walsh aveva stimato che “ci vorranno almeno vent’anni, ma l’industria cinese sarà un concorrente serio”.

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