Si è insediata nella mattinata di oggi, giovedì 27 giugno, a Palazzo Chigi la cabina di coordinamento delle politiche attive per la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del consiglio Alfredo Mantovano e del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci. La cabina, presieduta dal capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e dal capo Dipartimento “Casa Italia”, Luigi Ferrara, è composta dai rappresentanti di dieci amministrazioni centrali (i ministeri di Cultura, Difesa, Economia e finanze, Giustizia, Interno, Infrastrutture e trasporti, Istruzione e merito, Salute, Università e ricerca e dell’Agenzia del demanio), della Conferenza delle Regioni, dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e dell’Unione delle province d’Italia (Upi).

Al centro della riunione, spiega una nota di Palazzo Chigi, il programma pluriennale di intervento previsto dalla legge di bilancio del 2024, con una dotazione di 285 milioni complessivi, ripartiti nel quadriennio 2024-2028 e destinati a ridurre la vulnerabilità delle infrastrutture pubbliche al rischio terremoto. Sono stati illustrate le altre fonti di finanziamento che potrebbero confluire nell’ambito del programma pluriennale e, attingendo dalla Banca dati Mef, i numeri degli edifici pubblici che prioritariamente saranno interessati dagli interventi.

Nella prossima riunione, che si terrà il12 luglio, sarà stilato un serrato cronoprogramma che consenta al più presto la definizione del piano pluriennale di interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche che la cabina di coordinamento proporrà al ministro Musumeci per le valutazioni del governo.

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