La coppa Davis è arrivata a sotto la Lanterna ieri, venerdì 28 giugno, e resterà esposta al Tennis Club Genova 1893 fino a domenica 30 giugno. «Abbiamo avuto – spiega il neopresidente del circolo, Giovanni Cristoffanini – per gentile concessione della Fitp (Federazione italiana tennis e padel, ndr), presieduta da Angelo Binaghi, la possibilità di mettere in mostra la coppa, in quanto questo circolo, che ha una storia importante, di oltre 130 anni, ha ospitato nei suoi campi, il torneo in ben quattro edizioni: tra il 1928 è il 1935, epoca nella quale era presidente Beppe Croce».

Genova ha poi ospitato altri cinque incontri del campionato del mondo a squadre, che si giocarono, invece, al Valletta Cambiaso Tennis Club : nel 1964 (contro la Rodesia), nel 1969 (contro il Belgio), nel 1998 (contro l’India), nel 2009 (contro la Svizzera) e nel 2018 (contro la Francia).

Circolo storico

«Dato che oggi abbiamo questo trofeo, riconquistato l’anno scorso dopo quello del 1976, vinto, fra le polemiche, nel Cile di Pinochet, la Federazione – sottolinea Cristoffanini – ha identificato il tennis club come uno dei circoli storici che avevano le caratteristiche per poter ospitare, a favore dei propri soci, in modo tale che tutti possano rivederla, questa Coppa Davis. Il trofeo, in seguito, continuerà a fare un giro d’Italia in diversi circoli storici di tennis».

Dopo i due giorni presso il Tc Genova, comunque, il trofeo resterà nel capoluogo ligure, «perché – spiega Cristoffanini – sarà organizzato un torneo di padel internazionale a Valletta Cambiaso (il Premier padel Genova P2, dall’1 al 7 luglio, ndr). E, con l’occasione, La Coppa Davis sarà esibita anche lì».

Nuovo presidente e consiglio

Il trofeo, chiamato scherzosamente dagli appassionati di tennis “l’insalatiera”, per la sua forma, sta portando avanti il suo giro dei circoli italiani «senza sponsorizzazioni», chiarisce Cristoffanini: «l’iniziativa è gestita direttamente dalla Fitp». Il Tc Genova ha appena rinnovato i suoi organismi direttivi. Oltre al nuovo presidente, ci sono due vice: Gianluca Mambilla e Giorgio Oppezzi. Il consiglio è, poi, formato da Giovanni Mondini, Michele Cauvin, Matteo Turci, Giovanna Rossi, Sergio Marzeglia e Sebastiano Bolla Pittaluga.

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