Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge recante “misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del ministero della Giustizia”. Al termine della riunione a Palazzo Chigi si è svolta una conferenza stampa con il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il viceministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo. Via libera definitivo al decimo decreto legislativo sulla riscossione.

Sul tavolo del Cdm anche i disegni di legge con rendiconto e assestamento di bilancio. All’ordine del giorno anche un decreto legislativo con la semplificazione dei controlli sulle imprese, un decreto legislativo che adegua le regole italiane alla governance europea dei dati e un altro sull’armonizzazione della legislazione degli Stati membri per la messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio.

Il provvedimento sulle carceri, si legge nella nota del Governo pubblicata al termine del Cdm – punta ad «assicurare un più efficace reinserimento dei detenuti nella società, anche attraverso l’istituzione di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale di coloro che hanno i requisiti per accedere alle misure penali di comunità, ma che non sono in possesso di un domicilio idoneo e sono in condizioni socio-economiche non sufficienti per provvedere al proprio sostentamento». «In materia di reinserimento dei detenuti nella società, si prevede che il pubblico ministero indichi espressamente nell’ordine di esecuzione della pena da espiare, tutte le detrazioni previste dalle norme sulla liberazione anticipata (articolo 54 della legge 26 luglio 1975, n. 354), al fine di rendere immediatamente percepibile al destinatario il termine finale della pena in caso di ottenimento di tutte le detrazioni o la pena che sarebbe invece da espiare senza le detrazioni».

Ancora: «Si introduce l’obbligo, per il magistrato di sorveglianza, di accertare d’ufficio la sussistenza dei presupposti necessari ai fini della concessione del beneficio in caso di presentazione di istanze d’accesso alle misure alternative alla detenzione (semilibertà, affidamento in prova, detenzione domiciliare) o ad altri benefici analoghi o nei novanta giorni antecedenti il termine per l’espiazione della pena, computando le detrazioni previste. Di conseguenza, la possibilità per il condannato di presentare istanza di concessione della liberazione anticipata viene ammessa, in via residuale, in presenza di uno specifico interesse che deve essere indicato, a pena di inammissibilità, nell’istanza medesima».

Dl Carceri, Nordio: intervento vasto e strutturale per “umanizzazioni carcerarie”

«Il decreto che abbiamo approvato oggi» prevede «un intervento vasto e strutturale che affronta in modo organico un altro settore del sistema dell’esecuzione penale. Contiene anche delle norme di diritto penale sostanziale nell’ambito anche del processo civile». Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Cdm che ha dato il via libera al provvedimento. «Questo intervento è frutto di una visione del governo Meloni, condivisa dalla coalizione, dai nostri sottosegretari. È una condivisone che sul punto di vista della giustizia è orientata essenzialmente per quanto riguarda il provvedimento di oggi su quella che potremmo chiamare ‘umanizzazioni carcerarie», ha aggiunto.

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