Calo dell’export di orologi svizzeri in maggio. Dopo il rimbalzo di aprile, le esportazioni di segnatempo elvetici sono tornate a scendere. Il bilancio dei primi cinque mesi del 2024 è dunque di flessione, rispetto ad un 2023 di forte espansione. In maggio l’export rossocrociato è stato di 2,29 miliardi di franchi (2,41 miliardi di euro al cambio attuale), il 2,2% in meno in rapporto allo stesso mese dell’anno scorso. Nel periodo gennaio-maggio di quest’anno le esportazioni svizzere sono state di 10,61 miliardi di franchi (11,16 miliardi di euro), il 2,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.

In maggio gli Stati Uniti, maggior mercato di sbocco, hanno registrato una sostanziale stabilità. Cina e Hong Kong hanno confermato la fase di netta difficoltà. Segno positivo invece per Giappone, Francia e Singapore. Flessione per l’Italia, che ha però mantenuto il decimo posto. Questo il quadro della top ten dei mercati nel mese: Stati Uniti 359 milioni di franchi (-0,5%), Cina 194 milioni (-18%), Hong Kong 175 milioni (-22%), Giappone 171 milioni (+5%), Regno Unito 152 milioni (-1%), Francia 144 milioni (+17%), Singapore 141 milioni (+4%), Germania 111 milioni (-5%), Emirati Arabi Uniti 100 milioni (-1%), Italia 99 milioni (-3%).

Nel mese l’export di orologi di gamma alta, con prezzo sopra i 3 mila franchi, ha registrato un lieve aumento in valore (+0,7%); per i segnatempo di gamma medio-alta, con prezzo tra 500 e 3 mila franchi, c’è stato invece un calo del 16%; la gamma media, con prezzo tra 200 e 500 franchi, dal canto suo ha retto bene, con un aumento del 3%; per la gamma di base, con prezzo sotto i 200 franchi, c’è stata una flessione dell’1%.

Per quel che riguarda i primi cinque mesi di quest’anno, la top ten dei mercati è spaccata a metà, con cinque mercati in positivo e altri cinque in negativo. Questa la fotografia: Stati Uniti 1,7 miliardi di franchi (+3%), Cina 928 milioni (-18%), Hong Kong 842 milioni (-19%), Giappone 780 milioni (+6%), Singapore 697 milioni (+3%), Regno Unito 671 milioni (-1%), Francia 541 milioni (+4%), Germania 530 milioni (-5%), Emirati Arabi Uniti 528 milioni (+5%), Italia 404 milioni (-4%).

I dati sull’export elvetico forniti dalla Federazione dell’industria orologiera svizzera (Fh) sono seguiti dagli operatori non solo nella Confederazione ma anche a livello internazionale, sono di fatto un termometro di rilievo, che ora segnala un passo meno sostenuto per il polo elvetico dei segnatempo. Quest’ultimo rappresenta oltre il 50% del fatturato mondiale del settore ed esporta più del 90% della sua produzione. La crescita economica moderata a livello mondiale, con rallentamenti degli acquisti nel settore in particolare in Cina e ad Hong Kong, e la stessa la forza del franco stanno riducendo la velocità dell’export rossocrociato.

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