Sciopero scongiurato alla Scala, grazie all’accordo raggiunto sul rinnovo contrattuale. Lo annuncia una nota della Slc-Cgil, che revoca la protesta proclamata per il prossimo 4 aprile, «vista la conclusione positiva della vertenza sugli intermittenti e la piena applicazione economica e normativa del rinnovo contrattuale», come si legge nella nota.

Lo scorso 27 marzo il sindacato e il teatro hanno infatti raggiunto un’intesa di massima sulla retribuzione e sulla normativa dei lavoratori intermittenti, ovvero operai serali e personale di sala. Si tratta dell’ultimo passaggio prima della sottoscrizione di un accordo sindacale che, recita ancora la nota dei sidacati, «metterà fine a una lunga storia per questa tipologia di lavoratori, che da oltre 20 anni attendevano un adeguamento che andasse a sanare incongruenze e discriminazioni salariali che hanno prodotto lunghe e complesse vertenze legali».

Il personale di sala

Intesa raggiunta anche sul problema del personale di sala assunto «a completamento di organico in aggiunta al personale con contratto a tempo indeterminato», introducendo, come chiedevano le maschere che hanno scioperato in occasione dell’anteprima della Prima del Don Carlo lo scorso 3 dicembre, «la possibilità per gli studenti universitari in regola con il percorso scolastico, di poter rinnovare il rapporto di lavoro sino al termine del ciclo di studi», spiega la nota di Slc Cgil, evidenziando che «con questo accordo si chiude la trattativa sul rinnovo contrattuale del triennio 2024/2026 iniziata un anno fa».

La nomina del sovrintendente

Il sindacato si è espresso anche sulla questione della nomina del sovrintendente, dato che nel febbraio 2025 scadrà il mandato di quello attualmente in carica, Dominique Meyer. «Consideriamo di fondamentale importanza poter proseguire il percorso negoziale in un clima di serenità, di stabilità e di continuità, evitando che bruschi e repentini cambi al vertice siano causa di complicazioni nelle relazioni sindacali», dicono i rappresentanti dei lavoratori della Scala, che nella nota plaudono alla «recente riorganizzazione della struttura dirigenziale proposta dal sovrintendente e approvata dal consiglio di amministrazione».

Secondo Slc Cgil, «il superamento del direttore generale e conferimento di quelle funzioni ai vari dirigenti del teatro, può garantire una perfetta transizione nell’avvicendamento di un nuovo sovrintendente che, una volta designato, deve poter avere piena autonomia nelle nomine dei responsabili artistici, senza inopportune ingerenze esterne».

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