I lavoratori dei teatri italiani e gli scritturati del comparto si preparano ai rinnovi dei loro contratti collettivi nazionali di lavoro. La nota unitaria arrivata dopo il primo incontro tra Federvivo-Agis, che rappresenta la parte datoriale, e i sindacati di categoria, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil sembra essere di buon auspicio per i 30mila lavoratori interessati.

L’incontro è stato infatti caratterizzato da «un clima costruttivo, durante il quale sono state affrontate le questioni metodologiche riguardanti il percorso che condurrà al rinnovo del contratto», si legge.

Teatri e sindacati sono partiti entrando subito nel merito delle questioni, «segno tangibile di un impegno comune verso una soluzione sostenibile e soddisfacente per le lavoratrici ed i lavoratori del comparto, in attesa del rinnovo», spiega la nota congiunta.

L’obiettivo di questo rinnovo è «costruire un contratto di filiera capace di includere anche altri comparti dell’ampio settore dello spettacolo, mirato a garantire una gestione più integrata e coesa», dicono le parti. Questo obiettivo politico riflette l’impegno del tavolo nel promuovere una visione a lungo termine per il settore, basata sulla solidarietà e sulla cooperazione tra tutti gli attori coinvolti.

Da una parte e dall’altra è stata sottolineata l’importanza di un coinvolgimento dell’autorità di Governo per valutare la necessità di risorse adeguate a garantire condizioni maggiormente eque alle lavoratrici e lavoratori del settore, tenendo conto del numero significativo di addetti, circa 30 mila, e dell’ampio spettro di imprese coinvolte.

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