Le scimmie sono da sempre un simbolo di Lopburi e una delle principali attrazioni turistiche della città a 140 chilometri a nord di Bangkok.

In particolare, il tempio Phra Prang Sam è famoso per le centinaia di macachi che vivono all’interno e nei dintorni.

Dal 1989, l’inaugurazione del Monkey Buffet Festival ha portato a un drastico aumento nella popolazione di scimmie che sono venerate come discepoli di uno spirito che protegge la città.

Da allora, i macachi hanno cominciato a essere anche un problema oltre che una preziosa risorsa per il turismo locale. 

Sarebbero circa 2.500 le scimmie che oggi circolano libere a Lopburi e sono sempre più intraprendenti e insistenti. Alcuni video che le ritraggono mentre strappano il cibo a residenti e visitatori procurando anche ferite sono diventati virali online. Un problema che influisce anche sugli affari.

Un negozio di ricambi d’auto ha installato una rete di ferro per proteggersi. I proprietari l’hanno eretta all’epoca della pandemia di coronavirus ma ora serve a tenere lontani i macachi.

“Quando ci sono molte scimmie in giro, i clienti hanno paura di comprare la merce in negozio. Solo i nostri clienti abituali non sono spaventati”, spiega un commerciante.

La situazione sembra essere ormai fuori controllo e le autorità cercano di correre ai ripari. Venerdì è stata avviata la prima fase del piano per ridurre il numero di macachi in città

Gli animali vengono attratti in gabbie posizionate lungo le strade con delle esche di frutta tropicale. Alcuni saranno lasciati liberi per mantenere l’immagine di Lopburi come città delle scimmie della Thailandia.

Per gli altri si prospetta un nuovo inizio altrove. I macachi dopo la cattura vengono sedati, sterilizzati e tatuati in modo da identificarli e monitorarli. Dopodiché vengono trasferiti in grandi recinti appena fuori dal centro della città, in attesa di trovare loro una destinazione definitiva.

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