La tradizionale corsa con i cani da slitta che ogni anno si tiene in Alaska si è chiusa con una vittoria storica, la sesta per il ‘musher’ Dallas Seavey, un record assoluto.
Ma il risultato sportivo è passato in secondo piano in un’edizione funestata dalla morte di tre cani e non solo.
L’Iditarod Trail Dog Sled Race è una gara estenuante che si corre per oltre 1.600 chilometri nella natura selvaggia appena a sud del Circolo Polare Artico, lungo un percorso che attraversa due catene montuose, il fiume Yukon e un tratto ghiacciato del Mare di Bering, con temperature di 18°C sottozero.
La morte dei cani di tre squadre diverse, due guidate da ‘musher’ esordienti, ha gettato un’ombra sull’evento anche perché, alla vigilia della partenza della carovana di slitte da Anchorage, il bilancio era già grave: cinque cani morti e otto feriti in allenamento a causa di collisioni con mezzi da neve.
I primi due a morire, Bog un maschio di 2 anni e George di quattro non hanno resistito allo sforzo e sono collassati verso la fine della “mille miglia” delle slitte.
Quanto basta per suscitare la reazione degli animalisti, con la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) da sempre critica con la corsa e in prima linea nel chiedere la chiusura dell’Iditarod una volta per tutte.
“È la vergogna dell’Alaska”, ha dichiarato in un comunicato la vicepresidente dell’organizzazione Tracy Reiman: “Quanti altri cani devono morire prima che tutto questo finisca? La vita dei cani vale molto di più di questo”.
“La priorità dei musher è la vittoria rispetto al benessere degli animali questo è ciò che contestiamo dell’Iditarod”, ha chiosato Reiman.
E quest’anno a morire non sono stati solo i cani.
Sul sentiero di una delle prime tappe, Seavey si è imbattuto in un alce che ha ferito gravemente uno dei cani della sua muta. Il ‘musher’ ha sparato e ucciso l’alce con una pistola e ha poi sventrato l’animale come prevede il regolamento della competizione in caso di difesa rispetto a un animale di grandi dimensioni.
I giudici di gara hanno inflitto una penalità a Seavey per aver impiegato solo 10 minuti a eviscerare l’alce.
L’Iditarod nella sua forma attuale si corre dal 1973 e da cinque anni non si registrava la morte di cani da slitta.