Riconoscimento facciale e utilizzo della tecnologia per combattere il razzismo negli stadi. È l’ipotesi del presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine dell’incontro sul razzismo al Viminale con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e quello dello Sport, Andrea Abodi.
“L’incontro è stato molto positivo perché abbiamo delineato alcune idee, alcune riflessioni e progetti che possono migliorare la qualità infrastrutturale – ha sottolineato Gravina al termine dell’incontro -. Mi riferisco in modo particolare all’ipotesi dell’inserimento del riconoscimento facciale. L’uso della tecnologia è in grado di garantire, di assicurare l’individuazione dei responsabili di questi atti di discriminazione o di violenza. Credo che sia già un buon risultato”.
Sempre il presidente Figc ha aggiunto, a proposito degli insulti razzisti contro il portiere Mike Maignan durante Udinese-Milan del 20 gennaio: “Devo dire che Udine ne è la dimostrazione tangibile perché nell’arco di 48 ore i responsabili sono stati assicurati alla giustizia”.