Educazione sui banchi di scuola per combattere il razzismo sugli spalti degli stadi. Dopo gli insulti razzisti con i quali è stato bersagliato il francese Mike Maignan durante il match Udinese-Milan di sabato 20 gennaio il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, non ha dubbi: «Lo sport deve essere un momento di convivenza e conoscenza reciproca e dopo il momento emotivo della giornata di ieri bisogna passare alle azioni concrete. Ne ho già parlato con la nostra assessora allo Sport, Chiara Dazzan, che tra l’altro è una calciatrice».
Sindaco, cosa farete in concreto per prevenire situazioni come quella di sabato al Bluenergy Stadium?
Abbiamo già concordato di lavorare con la Fondazione Milan a un progetto di educazione nelle scuole. È stato lo stesso Maignan che ha espresso il desiderio di azioni concrete e così abbiamo pensato di portare la lotta al razzismo direttamente sui banchi delle scuole del Friuli. Ora lavoreremo anche con il nostro assessore alla Cultura, Angelo Pirone.
A Maignan vorrebbe dare la cittadinanza onoraria. Il calciatore, che è stato particolarmente duro in questa situazione dicendo che «è tutto il sistema che deve assumersi le proprie responsabilità», come ha accolto questa proposta?
In modo positivo, così come il Milan che appunto si è reso disponibile a lavorare sul nostro territorio con la propria Fondazione. Prima di annunciare la cosa ne ho parlato anche con la dirigenza dell’Udinese che si è dimostrata entusiasta.