Senza contare gli sconti consistenti per chi è disposto a lavorare nei turni serali e utilizza mezzo attrezzato per disabili. Alcune associazioni dei tassisti hanno appena fatto ricorso al Tar contro la “scontistica assurda” prevista dal Comune rispetto al valore attuale di mercato delle licenze che violerebbe le norme a tutela della categoria del decreto Asset, ma il Comune tira dritto e conferma la pubblicazione del bando prima dell’estate.
Roma guarda al Giubileo
Nella Capitale, il bando per il rilascio di 1.000 nuove licenze entro il Giubileo annunciato dal sindaco Gualtieri a novembre è al centro di un complesso confronto tassisti-Campidoglio che dovrebbe andare in porto a primavera. L’amministrazione punta a chiedere circa 70mila euro a licenza, oltre il 50% in meno rispetto al prezzo medio di mercato (130mila euro), per garantire una buona risposta degli aspiranti autisti.
Ancora da definire ma praticamente certi gli “sconti” per chi garantirà particolari requisiti, come la motorizzazione green o allestimento per trasporto disabili.
Bologna ancora al lavoro
Anche a Bologna si lavora alla definizione di un bando per 72 nuove licenze taxi (la metà di quelle permesse dal decreto Asset), nell’ambito di un percorso condiviso con i tassisti che passa anche dalla riorganizzazione del servizio, l’aggiornamento delle tariffe, una nuova app per monitorare le auto in servizio e un tavolo taxi permanente su viabilità e cantieri.
L’obiettivo è evitare gli errori del passato, come il bando 2018 per 36 permessi, in seguito “congelato” con 20 licenze ancora da assegnare: allora il prezzo fissato fu di 175mila euro. A Palazzo d’Accursio nessuno si sbilancia sul prezzo delle licenze 2024, ma è facile immaginare che il punto di caduta sarà assai più basso, in linea con Milano, per dare appeal al bando, che è in via di definizione. I tempi sono incerti, ma l’obiettivo è quello di chiudere nel giro di qualche mese.