Il contratto dei 120mila lavoratori di Poste Italiane è scaduto da un paio di mesi. Nelle scorse settimane i sindacati di categoria (Slp Cisl, Slc Cgil, Uilposte, Confsal, Failp Cisal e Fnc Ugl) hanno presentato la loro piattaforma rivendicativa dove, tra l’altro, chiedono un aumento di 260 euro a regime e proprio in queste ore sta partendo il negoziato per il rinnovo.
Raffaele Roscigno, segretario generale della Slp Cisl, spiega che nella piattaforma si possono leggere «obiettivi molto chiari». Tra questi c’è sicuramente il tema della partecipazione, da sempre molto caro alla Cisl, facendo sì che «i lavoratori diventino protagonisti delle scelte aziendali», dice il sindacalista. Soprattutto in una fase in cui sta avanzando un tema come quello dell’uso dell’intelligenza artificiale.
Il contratto che accompagna la rivoluzione tecnologica
La trattativa si apre in un contesto economico che risente ancora della fiammata inflazionistica e il suo esito è molto atteso dai 120mila lavoratori che fanno di Poste Italiane il maggiore datore di lavoro del nostro Paese. La società è alle prese con una importante rivoluzione tecnologica e digitale che impatterà anche sul lavoro e sulla sua organizzazione. Il nuovo contratto, afferma Roscigno, «sarà la base su cui costruire il futuro della più grande azienda italiana di servizi, in un contesto di sfide e cambiamenti per il settore».
I 4 pilastri
Secondo quanto emerge dalla piattaforma sindacale, sono 4 i pilastri delle richieste su cui si reggerà il tavolo. Sicuramente il rafforzamento dell’area contrattuale per fare del contratto di Poste italiane il punto di riferimento per tutte le aziende che operano nel settore recapito: l’obiettivo è definire regole comuni per tutta la filiera, incluso l’ultimo miglio, in modo da evitare il dumping contrattuale.
Il secondo è la partecipazione dei lavoratori su temi come l’organizzazione del lavoro, la salute, la sicurezza e la formazione. Partecipazione che per i sindacati deve diventare anche economica con un piano di azionariato diffuso rivolto ai dipendenti su base volontaria. Da potenziare anche Enti Bilaterali, Osservatori Paritetici, con attenzione al dirompente fenomeno dell’intelligenza artificiale per evitare che possa innescare qualsiasi meccanismo di sostituzione umana.