Il luogo dove è necessario recarsi per vedere i segni del bradisismo che caratterizza i Campi Flegrei, quest’area densamente popolata situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli, è sicuramente la costa. In particolare al porto e alla darsena di Pozzuoli si possono vedere, rispettivamente, bitte ormai in disuso e barche in secca che testimoniano il livello passato del suolo che si è sollevato, rispetto alla linea di costa, grazie al fenomeno del bradisismo.
Per dare una misura del fenomeno, secondo i dati dell’INGV ricavati dalle misurazioni effettuate al Rione Terra di Pozzuoli, dal 2000 all’ottobre 2023, si è avuto un sollevamento del suolo di 120 centimetri. Come afferma Nicola Alessandro Pino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, la darsena di Pozzuoli “è il punto in cui è macroscopicamente più visibile quello che sta succedendo attualmente nella zona dei Campi Flegrei”.
Nicola Alessandro Pino è il coautore di uno nuovo studio sul bradisismo dei Campi Flegrei che verrà pubblicato nella seconda metà di gennaio, sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters.
Lo studio è il primo a offrire un modello comparativo tra la crisi bradisismica avvenuta alla metà degli anni ’80 e quella attuale, mettendo in relazione sismicità e sollevamento del suolo. Una delle principali conclusioni dello studio è quella secondo cui, grazie alla presenza di fratture che favoriscono la fuoriuscita dei fluidi contenuti nel sottosuolo, potremmo essere nella fase finale della crisi bradisismica attuale.