In relazione all’anno solare 2023, fra le imprese risulta prevalente la crescita di fatturato rispetto al 2022, con indicatori che mostrano una chiusura col segno più per l’industria nautica italiana nel suo complesso. E se, per il settore dei superyacht, la situazione si conferma positiva, per i cantieri di unità sotto i 24 metri, l’84% del campione prevede un miglioramento dei ricavi o una chiusura in linea con l’anno precedente. Nel comparto accessori e motori, 8 imprese su 10 confermano un consuntivo 2023 positivo o stabile.
Nel 2024 bene i grandi, meno i piccoli
Differente, come si è accennato, il discorso relativo alle previsioni per il 2024, per cui si prevede una normalizzazione della crescita del settore, dopo un lungo periodo di fortissimo sviluppo. Secondo le stime, quest’anno l’industria italiana dei superyacht si confermerà leader globale, crescendo, però, con ritmi più moderati rispetto al triennio appena concluso. I risultati positivi sono evidenziati dall’estensione pluriennale degli orderbook, con 2 aziende su 3 che registrano un incremento del portafogli ordini, rispetto a 12 mesi fa.
Per quanto riguarda, invece, il mercato della piccola nautica, nel 2024 è prevista una contrazione in alcuni segmenti di prodotto e in alcune aree geografiche, in gran parte determinata da fattori congiunturali esterni al mercato, come l’incremento dei tassi d’interesse e l’accesso al credito, le crescenti tensioni geopolitiche internazionali e l’attesa per i risultati delle elezioni che porteranno ai nuovi assetti governativi in Europa e negli Usa.
Su queste basi, il 2024 si mostra come un anno articolato, con previsioni di fatturato in crescita per il 32%, stabili per il 32% e in riduzione per il 36% del campione (aziende iscritte a Confindustria nautica); e con un portafoglio ordini che, allo stato, cresce o risulta stabile rispetto a 12 mesi fa per il 44% delle aziende intervistate.
Accessori e motori
Per quanto attiene al comparto degli accessori e dei motori, il 2024 è percepito come un anno di transizione: l’82% prevede una chiusura in crescita o in linea con l’anno precedente; il portafoglio ordini corrente indica, inoltre, un incremento o la stabilità per il 65% del campione. Buone le prospettive 2024 per le aziende del charter: tutte le imprese intervistate dichiarano che l’anno sarà ancora migliore del precedente.