In un momento complicato per chi lavora sui social – tra lotta alle fake news e nuove regole per gli influencer dopo le accuse di truffa a Chiara Ferragni – quella di un contratto nazionale di lavoro per i social media manager suona come una buona notizia. A darla è Riccardo Pirrone, pubblicitario, formatore e presidente dell’Ansmm, l’associazione nazionale che riunisce quasi 2mila social media manager italiani e che oggi, 25 gennaio, si è riunita in Senato, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, per fare il punto sullo stato della professione a un anno dalla sua prima assemblea. Alla presenza della Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone, insieme con sindacati e professionisti della comunicazione digitale, l’Ansmm ha illustrato le novità sul contratto, il suo nuovo codice etico e un progetto che porterà i social media manager nelle scuole, per fare formazione contro l’odio digitale.
Il contratto di lavoro
I social media manager, insieme ai copywriter, sono stati inseriti nell’ipotesi di accordo per il rinnovo del ccnl dei grafici editoriali, siglato lo scorso 20 dicembre dalle associazioni datoriali e dai sindacati Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. “Nel momento di preparazione della piattaforma contrattuale ci siamo posti l’obiettivo di rendere questo rinnovo inclusivo, per intercettare il cambiamento e l’innovazione – ha spiegato Giulia Guida, Segretaria Nazionale Slc Cgil – e ci siamo resi conto che le aziende avevano difficoltà a inserire i social media manager nelle loro organizzazioni proprio per la mancanza di regole sull’inquadramento”. Così il sindacato ha lavorato insieme con l’Ansmm per “capire prima di tutto cosa fanno i social media manager e come si svolge il loro lavoro”, ha aggiunto Guida, che ha spiegato: “Abbiamo creato un organismo bilaterale permanente con le associazioni datoriali che monitorerà la nascita delle nuove figure professionali e delle nuove competenze digitali, per aggiornare costantemente il contratto e stare al passo con la digitalizzazione, che corre velocissima”. Sull’ipotesi di accordo per il rinnovo “è in corso la procedura di consultazione, che terminerà il 9 febbraio, e dopo quella data scioglieremo la riserva”, ha concluso la segretaria Slc Cgil.
Nuovi strumenti contro odio digitale e shitstorm
Insieme alla prospettiva del contratto, arrivano altre novità. “Nel nostro nuovo codice etico deontologico, che raccoglie diritti e doveri dei social media manager – ha spiegato il presidente dell’Ansmm Pirrone – abbiamo inserito delle linee guida che riguardano il linguaggio inclusivo, la verifica delle fonti, il fact checking e il rifiuto totale per l’hate speech, il linguaggio offensivo, tutte questioni che oggi sono diventate un’urgenza nazionale”.
Secondo Pirrone quella del social media manager è una professione “sempre più centrale nella vita di cittadini, imprese e istituzioni”, i smm “sono gli unici davvero competenti” sulle piattaforme. E “alla luce dei fatti di cronaca che hanno coinvolto il mondo dei social, prima con il Pandoro Gate di Chiara Ferragni e poi con il caso della pizzeria di Lodi – ha detto il pubblicitario – rivendichiamo la scelta fatta un anno e mezzo fa di creare un’Associazione di categoria per i professionisti della comunicazione digitale”, oggi riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Pirrone fa sapere infine che l’Ansmm “aprirà sedi regionali in tutta Italia anche per organizzare eventi di formazione nelle scuole superiori per promuovere un uso consapevole dei social media, mirando a contrastare shitstorm e odio digitale”.