Preserale con Insinna e la storia con Barbero

Tornando a La7, la stagione presenta due novità in particolare e una notizia attesa, ma non scontata. Prima novità: la Tv della Cairo Communication per il suo preserale punta sull’arrivo di Flavio Insinna. Nessun contratto di esclusiva («come in Rai», spiegano sia Urbano Cairo, sia il direttore di rete Andrea Salerno), ma impegno dal lunedì al sabato prima del Tg, dal 7 ottobre, sulla falsariga del format statunitense “Family Feud”, considerato fra i migliori game show di sempre. Titolo da trovare.

Oltre a questo, lo storico Alessandro Barbero tornerà nella prossima stagione con il nuovo format “Barbero risponde”, in seconda serata con 26 puntate da mezz’ora, non in diretta.

Mentana, rinnovo con La7 fino al 2026

Infine la notizia attesa, ma non scontata: Enrico Mentana resterà alla guida del Tg di La7 fino al 2026. «Se temevo che Mentana potesse andare a Discovery? Mentana è un grande, avete capito quanto lo stimo e lo apprezzo. Con lui ho un rapporto personale eccellente, ci conosciamo da tanto tempo. In tutto questo periodo ci siamo parlati, gli ho fatto capire quanto ci tenevo che lui rimanesse con noi. Anche a lui faceva piacere restare con noi. Sono felice che sia che con noi per altri due anni e speriamo anche di più».

Giugno, raccolta in doppia cifra

In questo quadro Urbano Cairo guarda alla prossima stagione con ottimismo e sulla scorta di una raccolta pubblicitaria con un «bimestre maggio-giugno che ha visto una crescita importante. L’incremento è stato mediamente del 7%, con una crescita a due cifre a giugno». Certo, i primi quattro mesi sono andati a una velocità ridotta rispetto agli altri broadcaster: +1,3% la crescita della raccolta secondo i dati Nielsen a fronte del +6,1% della Rai o del 4,7% di Mediaset o ancora del +6,4% di Sky e addirittura del +20% di Discovery. Per la seconda parte dell’anno le previsioni sono migliori, spiega il numero uno di Cairo Communication, ma a portare acqua al mulino è nel frattempo intervenuto anche «un roadshow in 14 tappe che abbiamo avuto in questo periodo con gli investitori».

Più spot e meno canone in Rai? «Idea confusa»

Parlando di pubblicità, il pensiero inevitabilmente è andato alla polemica del momento, con la proposta di legge della Lega – contro la quale Forza Italia ha già elevato un muro di difesa per una polemica tutta interna alla maggioranza – per permettere alla Rai di alzare di un punto il tetto degli investimenti pubblicitari cui è tenuta ai sensi del Tusma (il Testo unico dei servizi media audiovisivi). Il contraltare sarebbe una riduzione del canone. Ma anche una spina in più per Mediaset evidentemente.

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