Dall’8 luglio al 5 ottobre si può chiedere il contributo adozioni. Si tratta di un bonus da 3.500 euro fino a 6.500 euro per sostenere gli aspiranti genitori adottivi alle prese con le procedure di adozione – non ancora concluse – al primo gennaio 2024, o per rallentamenti legati alla crisi del Covid, o per le particolari situazioni geopolitiche che caratterizzano i rapporti con alcuni Stati: Cina, Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia. Il semaforo verde al bonus si è acceso grazie alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del comunicato della Presidenza del Consiglio sul decreto della ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.

Stanziati 4,37 milioni di euro

Per la misura sono stati stanziati complessivamente 4,37 milioni di euro, a valere sul capitolo 538 “Spese per il sostegno delle adozioni internazionali” del Centro di responsabilità amministrativa n. 15 “Politiche per la famiglia” del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri dell’esercizio finanziario 2024. Esattamente la somma a disposizione è di 4.377.500 euro.

Il contributo da 3.500 a 6.500 euro

Le coppie che hanno avviato la procedura prima del 30 gennaio 2020 – quando l’Oms dichiarò lo stato di emergenza per la pandemia – hanno diritto a un contributo di 3.500 euro. Il bonus sale a 5mila euro se il Paese di origine dell’adozione è fra quelli ritenuti “critici”. E aumenta a 6.500 per le coppie con entrambi i requisiti. Il contributo va richiesto secondo le modalità operative pubblicate sul sito istituzionale della Commissione adozioni internazionali.

I paletti da rispettare

Le istanze per il contributo potranno essere presentate, a pena di irricevibilità, dalle ore 00:01 dell’ 8 luglio 2024 alle ore 23:59 del 5 ottobre 2024. Deve essere presentata congiuntamente dagli aspiranti genitori esclusivamente tramite il portale della Commissione per le adozioni internazionali. Si accede al sistema tramite Spid (Sistema pubblico identità digitale) e Cie (Carta d’indentità elettronica). Necessario inserire la documentazione richiesta, compresi i documenti di identità dei coniugi. Le istanze incomplete saranno dichiarate inammissibili.

Sono 980 le coppie interessate

Sono 980 coppie che hanno la possibilità di usufruire dei contributi economici messi a disposizione dal decreto. Contributi per gli aspiranti genitori che hanno in corso procedimenti di adozione internazionale caratterizzati da situazioni di estrema criticità che hanno determinato un anomalo prolungamento dei tempi di conclusione dell’iter adottivo, con conseguente aggravio di costi e sensibili disagi. La ministra Roccella ha ritenuto opportuno, nell’ambito delle attività di sostegno delle adozioni internazionali, prevedere l’erogazione di un contributo economico, in misura fissa, per sostenere le coppie a fronte dei disagi pratici e psicologici dovuti dal prolungarsi dei tempi delle procedure e degli eventuali costi aggiuntivi necessari per poter concludere l’iter adottivo. Delle 980 coppie quelle di quattro Paesi cumulano entrambi i requisiti – crisi pandemica e le crisi internazionali -, in particolare 86 della Cina, 92 della Russia, 42 dell’Ucraina e 203 della Biolorussia.

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