Sul volo della Singapore Airlines da Londra a Singapore costretto domenica a un atterraggio di emergenza a Bankok per una forte turbolenza, una persona è morta e diverse altre sono rimaste ferite. L’incidente è avvenuto dopo 11 ore di volo tranquillo ed è stato improvviso. Carrelli in aria, cappelliere che si aprono di colpo, passeggeri senza cintura sbattute contro il soffitto. Cinquantotto persone sono ancora in ospedale ricoverate a Bangkok, 27 sono state dimesse.

Singapore airlines, 1 morto dopo la turbolenza

Il National Weather Service, agenzia del governo federale degli Stati Uniti che si occupa di meteorologia, definisce sul suo sito le turbolenze come «uno dei più imprevedibili tra i fenomeni atmosferici che possono essere rilevanti per i piloti. Sono un movimento irregolare dell’aria causato dalle correnti. Gli effetti possono essere insignificanti come qualche piccolo sobbalzo oppure abbastanza severi da far perdere il controllo dell’aereo o provocare danni strutturali».

Lorenzo Trainelli, professore di Meccanica del volo al Politecnico di Milano, ci aiuta a chiarire cosa è successo su questo aereo.

Si è parlato di una massa d’aria estrema che si sposta dal basso verso l’alto. Di cosa si tratta?

Sembra che si sia trattato di celle temporalesche alla quota di circa 11.000 metri. Sono estesi temporali tropicali e subtropicali anche di grande intensità che possono salire in zone molto alte dell’atmosfera. Si parla in questo caso di turbolenza “convettiva”, per distinguerla da altre forme di turbolenza atmosferica.

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