Dopo due giorni di trattative è stata raggiunta un’intesa tra sindacati e Wartsila Italia e Msc: 261 lavoratori passeranno dalla multinazionale finlandese a Msc nel mese di luglio. Per la durata del passaggio sarà in vigore la proroga del contratto di solidarietà che scadrà il 31 luglio 2024. Ai lavoratori trasferiti, Wartsila garantirà un incentivo di 17.400 euro in aggiunta alle competenze previste dalla legge. Msc garantirà l’anticipo della Cigs con un integrazione di 210 euro al mese per i prossimi 24 mesi. È di 110 euro il superminimo collettivo che Msc garantirà ai lavoratori trasferiti.

La somma di 110 euro è il superminimo collettivo che Msc garantirà ai lavoratori trasferiti e andrà a coprire parte di quanto precedentemente garantito da Wartsila, che era frutto di vecchi accordi legati anche alla gestione Fincantieri. Allo stesso tempo, è stato sottolineato, è stato salvaguardato l’impianto del welfare ex Wartsila come la mensa, la partecipazione al circolo aziendale Wartsila-Fincantieri, la maggior contribuzione a carico azienda del fondo pensione e l’assistenza sanitaria integrativa. Per quanto riguarda il Piano industriale del Service, Wartsila si è impegnata a non operare licenziamenti per tutta la durata del piano industriale con valenza fino alla fine del 2027.

Sindacati e Confindustria Alto Adriatico soddisfatti per l’accordo

I segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Alessandro Gavagnin, Marco Relli e Antonio Rodà, hanno espresso «soddisfazione per aver raggiunto un’ipotesi di accordo che ha l’obiettivo di assicurare una reindustrializzazione del sito industriale di Bagnoli della Rosandra e di garantire l’occupazione». In una nota i segretari triestini sottolineano che «ora si attende il completamento del percorso ministeriale con la sigla dell’Accordo di Programma per dare piena attuazione agli impegni assunti in questa importante vertenza industriale». Una assemblea dei lavoratori è stata convocata per lunedì 8 luglio (h.10) per illustrare l’ipotesi di accordo e di sottoporla al voto dei lavoratori tramite quesito referendario.

«Grande soddisfazione» per una trattativa «che è stata impegnativa ma che ha portato a risultati». Così Confindustria Alto Adriatico, per bocca del presidente Michelangelo Agrusti, e del direttore generale, Massimiliano Ciarrocchi, ha commentato l’intesa raggiunta tra Wartsila Italia e le organizzazioni sindacali sul trasferimento di oltre 260 dipendenti dalla multinazionale finlandese alla Msc. «Una trattativa che con una buona interlocuzione – hanno proseguito Agrusti e Ciarrocchi – ha portato alla definizione di una ipotesi di accordo. Questo consentirà a Msc di avviare il suo progetto di investimento, attività industriale che creerà opportunità sul territorio, e a Wartsila di consolidare e fare crescere la sua attività in base al piano industriale presentato, che ha una proiezione triennale fino a fine 2027, e che prevede il mantenimento del livello occupazionale». Vale a dire circa 800 unità.

Confindustria AA ha sottolineato il «concorso nel raggiungimento dell’intesa dato dai due gruppi industriali, dai sindacati e dalle istituzioni, che in questi mesi si sono adoperate perché si arrivasse a un accordo. In particolare, la Regione Friuli Venezia Giulia con gli assessori Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini».

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