Il muso allungato, simpatico, dominato dalle corna. Sono gli Gnu, animali che molti conoscono attraverso le immagini dei documentari con le loro migrazioni nella savana in Africa. Una specie ora a rischio per la riduzione degli spostamenti perché i parchi si restringono, per la creazione di strade, fattorie, e per i cambiamenti climatici. L’allarme emerge da uno pubblicato sulla rivista Nature Communications e guidato dall’università di Copenaghen. 

Gli studiosi spiegano che il Dna, e quindi le difese, degli Gnu si sta indebolendo. Sono stati analizzati 121 esemplari di diverse popolazioni, coprendo la loro area che va dal Sud Africa al Kenya. “La conclusione è chiara – afferma il ricercatore Xiaodong Liu- l’effetto negativo complessivo è evidente negli Gnu a cui è stato impedito di migrare, indipendentemente da dove vivono nel continente”. 

Questi animali dipendono dagli spostamenti da una zona all’altra per sostenere e far crescere le loro popolazioni estremamente numerose. Ma c’è di più. Lo Gnu è una specie chiave per l’ambiente a 360 gradi nei paesi africani. Mantiene la vegetazione sana, trasporta e distribuisce i nutrienti e nella catena alimentare è “cibo” per i predatori, come Leoni e Giaguari. “Pertanto, – conclude Joseph Ogutu dell’università tedesca- ad essere minacciato non è  solo questo animale, ma anche molte altre specie”.

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