Da inizio marzo, il prezzo della noce sgusciata Chandler 80 cilena, consegnata in Europa, ha registrato un aumento del 13%, facendo così registrare un balzo del 51% su base annua, rispetto quindi a marzo 2023. A renderlo noto è Areté società leader nell’analisi dei servizi di analisi e previsione dei mercati delle materie prime agrifood.

Dalle analisi di Areté emerge che ad animare il mercato cileno sia soprattutto il deterioramento delle prospettive sul raccolto 2024 (da poco iniziato) che soffre gli effetti di un meteo sfavorevole. “I principali operatori del mercato – spiegano ad Areté – si aspettano cali produttivi superiori al 10%. Le prospettive di una minore offerta, in un contesto di stock già limitati, si riscontrano con una domanda rigida, come testimoniato da esportazioni seconde solo ai record della campagna 2021/22”.

Il premio delle noci cilene su quelle di origine USA che beneficiano invece di un’offerta 23/24 record, ha così toccato a marzo, secondo Areté, un massimo pluriennale a circa 2.200 dollari a tonnellata.

Nelle scorse settimane aveva fatto notizia anche l’incremento record di un’altra materia prima: il cacao. Il prezzo era infatti salito di molto a causa dell’impatto sul raccolto delle forti piogge in particolare in Ghana e Costa D’Avorio.

Stabile prezzo pomodoro

I prezzi dei trasformati del pomodoro, in prossimità dei trapianti primaverili nelle principali aree produttive, si mantengono stabili. A renderlo noto è Areté società leader in Italia nell’analisi dei servizi di analisi e previsione dei mercati delle materie prime agrifood.

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