C’è anche Gabriele Visco, figlio di Vincenzo Più volte ministro con governi di centrosinistra), tra le quattro persone raggiunte dalla misura cautelare nell’ambito di una indagine della Procura di Roma in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di corruzione e traffico di influenze illecite. Oltre all’ex dirigente pubblico coinvolti due imprenditori e un avvocato. Per tutti la Guardia di Finanza ha dato esecuzione alla misura degli arresti domiciliari.

Bando di gara di oltre 4 milioni

«L’indagine – ha spiegato la Procura – ha consentito di ipotizzare un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale un ex dirigente pubblico, con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo».

In questo ambito sarebbe emersa inoltre «una vicenda corruttiva nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza (per un importo di 230mila euro) presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate».

Chi è Gabriele Visco

Romano, classe 1972, Visco junior è manager di Invitalia (Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del ministero dell’Economia). Ha cominciato la sua carriera in Telecom Italia.

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