Arera lancia sul proprio sito un motore di ricerca per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro in maggior tutela per l’elettricità. L’esigenza, spiega una nota, nasce dal fatto che dal primo luglio i clienti domestici che saranno ancora serviti in maggior tutela passeranno automaticamente nel servizio a tutele graduali e i clienti domestici vulnerabili continueranno ad essere serviti in maggior tutela anche dopo tale scadenza. I clienti che si trovano nel mercato libero potrebbero quindi voler ritornare nel servizio di maggior tutela. I clienti domestici elettrici che si trovano nel mercato libero, infatti, hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino al 30 giugno 2024, rivolgendosi all’esercente il servizio nel Comune in cui si trova la fornitura.

Spesa per la luce minore sul tutelato

La spesa stimata per l’elettricità nel 2024 per i clienti del mercato libero è di circa 38 centesimi di euro al kilowattora, mentre per i clienti del servizio di maggior tutela è sui 33 centesimi di euro al kilowattora. I dati sono arrivati pochi giorni fa dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione davanti alla commissione Attività produttive della Camera. Come detto il primo luglio prossimo finirà il mercato tutelato dell’elettricità. Gli utenti che a quella data non avranno scelto un operatore del mercato libero, saranno passati in automatico al servizio di maggior tutela. In pratica, riceveranno la corrente dall’operatore che si è aggiudicato la fornitura per la loro zona in un’asta pubblica, con una tariffa in parte fissata dall’Arera e in parte dall’operatore stesso.

La resistenza delle compagnie

Chi è già passato al mercato libero, ha il diritto a tornare nella maggior tutela. Le associazioni dei consumatori hanno tuttavia segnalato che molte compagnie energetiche ostacolano questo passaggio. «Arera – ha spiegato Besseghini in commissione – ha scritto a tutti gli operatori per raccomandare di rendere agibile il diritto dei consumatori a rientrare nel servizio di maggior tutela. Sul nostro sito c’è una pagina dedicata al rientro, con i meccanismi richiesti dai 10 operatori che rappresentano il 90% del mercato».

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