In Giappone cresce l’allarme per la sindrome da shock tossico streptococcico (Stss), un’infezione batterica da streptococco A rara, ma molto grave, che può causare necrosi dei tessuti e per questo viene definita “malattia carnivora” o del “batterio carnivoro”. 

Ma attenzione, “si tratta di un problema che non riguarda solo il Giappone ma sono stati registrati casi anche in Italia”, spiega Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

L’infezione da streptococco di gruppo A si trasmette per contatto diretto con le secrezioni provenienti dalla gola o dal naso di individui infetti o con lesioni cutanee infette. Anche i portatori asintomatici possono trasmetterla, ma l’infezione asintomatica è molto meno contagiosa.

Lo streptococco di gruppo A può colonizzare la gola e la pelle restando asintomatica. L’infezione invasiva è una condizione grave, a volte pericolosa per la vita, in cui i batteri si sono disseminati nel corpo, ad esempio nel sangue, nei muscoli profondi, nel tessuto adiposo o nei polmoni.

In particolare, l’infezione invasiva da streptococco di gruppo A può essere associata a: fascite necrotizzante e sindrome da shock tossico. I sintomi e i segni precoci di queste condizioni includono: febbre, dolore intenso, forte gonfiore, arrossamento attorno ad eventuali ferite, capogiri, confusione, pressione bassa, rash cutaneo e dolore addominale

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