Il presidente della Corte dei Conti,  Guido Carlino, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha lanciato un monito al Governo per la sostenibilità del debito pubblico in un quadro geopolitico di incertezze: “La gestione della politica economica si trova davanti a nuove sfide sul fronte dell’economia reale e della gestione dei conti pubblici. Spinte ed esigenze diverse, sapientemente bilanciate, devono garantire un percorso di riequilibrio dei conti e un graduale rientro del rapporto debito/Pil. Occorrono misure che, nel dare una risposta alle necessità di famiglie e imprese, assicurino un’ordinata e progressiva riconduzione delle dinamiche delle entrate e delle spese entro una cornice compatibile con la sostenibilità dell’elevato debito; sostenibilità che è presupposto di uno sviluppo più consistente e durevole, oltre che equo, inclusivo e attento alle future generazioni”. 

Pnrr per ridurre la disparità e garantire la crescita

Carlino fa un doveroso riferimento all’opportunità del Pnrr per garantire la crescita e ridurre le disparità: “uno stimolo allo sviluppo e alla coesione territoriale sarà offerto dalla piena attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre che dalla realizzazione dei progetti finanziati da fondi nazionali ed euro unitari, in un contesto in cui le politiche pubbliche devono soddisfare le esigenze attuali dei cittadini e corrispondere a quelle emergenti, connesse alla costante evoluzione tecnologica e ai cambiamenti ambientali e climatici”, sottolinea. 

Il presidente Carlino, a proposito di Pnrr, ricorda che “sono all’orizzonte significative riforme, tra le quali, fondamentali nell’ottica della Corte, quelle della Pubblica Amministrazione e della contabilità pubblica. Il che rende auspicabile fornire alle funzioni di controllo, come già avvenuto per le funzioni giurisdizionali, un assetto procedurale in linea con gli standard internazionali in materia di audit del settore pubblico”. La magistratura contabile “con spirito di leale collaborazione con le Istituzioni titolari della rappresentanza politica” auspica “di mantenere vivo il dialogo proficuo che ha da sempre contraddistinto le interlocuzioni” e “intende fornire il proprio contributo tecnico per concorrere alla realizzazione di questi obiettivi sfidanti, ritenendo quanto mai attuale la disposizione che subordina l’adozione di riforme funzionali al previo parere delle Sezioni riunite”.

Procuratore generale Silvestri: “Situazione internazionale aggrava le prospettive economiche dell’Italia”

Anche il procuratore generale, Pio Silvestri, esprime preoccupazioni per le crisi internazionali e i conflitti in corso: “Questa situazione sta provocando allarmanti riflessi sui commerci internazionali, aggravando le prospettive economiche dell’Italia e mettendo in crisi i profili della stabilità finanziaria nazionale ed internazionale. Per tale motivo, è più che mai necessario che nel nostro Paese, gravato da un consistente debito pubblico, si mantenga il focus sul tema della corretta ed equilibrata gestione delle risorse pubbliche, che garantisca primariamente, nel quadro di una finanza stabile e solida, la tutela dei diritti sociali sanciti dalla Costituzione“. Entrando nel dettaglio della relazione del procuratore generale, si legge che “l’attività della magistratura contabile, nel corso del 2023, ha portato le 21 Sezioni giurisdizionali regionali all’emanazione di 1.863 sentenze nella materia della contabilità pubblica, delle quali 1.103 in relazione ai giudizi per l’accertamento della responsabilità amministrativa. L’attività istruttoria delle Procure regionali è sfociata nell’instaurazione di 1.061 giudizi in materia di responsabilità. Di essi, 141 hanno riguardato l’indebita percezione di contributi comunitari o nazionali da parte di soggetti privati. Nel corso del 2023, le segnalazioni di danno sono state numerose e di gran lunga superiori a quelle che hanno condotto all’instaurazione di giudizi di responsabilità, con la conseguente archiviazione di oltre 22mila procedimenti in seguito alla verifica dell’assenza di danno erariale, della regolarità dell’azione amministrativa ovvero della carenza dell’elemento soggettivo del dolo o della colpa grave. In relazione alla tutela del credito delle amministrazioni pubbliche, nell’anno appena terminato, le Procure regionali hanno richiesto 53 sequestri conservativi. Restano numerose le denunce nella materia dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”.

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