Ci ha pensato bene il primario di oculistica dell’ospedale regionale della Basilicata, Domenico Lacerenza, prima di dire no. La seconda doccia fredda di giornata, dopo quella relativa alla naufragata intesa per il Piemonte tra Pd e M5s, è arrivata nel primo pomeriggio.  “Dopo un’attenta riflessione voglio comunicare la mia rinuncia alla candidatura a Presidente della Regione Basilicata”. Così Lacerenza in una mail inviata a un quotidiano locale lucano. 

“È una decisione presa con assoluta serenità e anche nell’interesse delle forze politiche che hanno voluto propormi”, e qui Lacerenza si riferisce ai malumori del fronte Pd locale per la sua candidatura. 

“Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito. In ogni caso voglio che lo spirito che ha portato alla proposta che ho ricevuto, cioè la ricerca dell’unità dei moderati e progressisti e l’offerta di una coalizione capace di battere il centro destra in Basilicata, sia preservato, e per questo faccio un passo indietro. Lo devo anche alla mia storia professionale e per rispetto alla comunità dei lucani. Ringrazio quanti hanno espresso fiducia nei miei confronti, e in particolare Elly Schlein, Giuseppe Conte e Angelo Chiorazzo”.

Carlo Calenda, nel suo riconoscibile stile diretto, ha bollato la questione sui social con un “dilettanti allo sbaraglio”. 

La rivolta interna era guidata da Giovanni Petruzzi, un tempo coordinatore della cosiddetta “mozione Cuperlo”, è stato lui a diffondere un documento firmato da attivisti, sindaci, amministratori, sindacalisti e alcuni dirigenti dem locali: “Ritirare la candidatura da presidente della Regione Basilicata di Domenico Lacerenza o promuoviamo il polo dell’orgoglio lucano”. Nel documento la proposta di un “ravvedimento operoso” tornando sulla candidatura di Angelo Chiorazzo, l’imprenditore del non profit già candidato di Basilicata bene comune che aveva fatto un passo indietro appoggiando la candidatura del primario di Potenza che oggi si è ritirato. 

Affonda la lama anche la coordinatrice e senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, commentando la vicenda su X: “Ma cosa vi hanno fatto di male di cittadini della Basilicata per meritare questo?”.

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