L’annuncio ieri sera a mercati chiusi. Il ministero dell’Economia e finanze ha messo in vendita un ulteriore 12,5% di Banca Mps, scendendo poco sotto il 27% del capitale. Il collocamento è stato gestito da un consorzio di banche e si è concluso in un’ora. Lo Stato incassa 650 milioni di euro dopo i 920 dello scorso novembre. Lo sconto è stato del 2,5% rispetto al prezzo di ieri.

Oggi il titolo risente di questo sconti, segna -2,4%. Nell’ultimo anno l’incremento è stato del 119,5%, dopo gli utili per 2 miliardi nel 2023 e dopo una serie di sentenze favorevoli nei processi a carico degli ex vertici della banca.

La borsa di Milano riparte dai massimi dal 2008 toccati ieri, in lieve calo: -0,11%, in linea con gli altri principali listini europei.

Sono in rialzo i future che anticipano l’avvio di Wall Street (+0,37% per quello sull’S&P 500). Sarebbe un rimbalzo dopo tre sedute in calo per gli indici di New York.

Andamento misto invece in Asia, in rialzo a Tokyo (+0,73%) e in calo a Shanghai (-1,26%) e Hong Kong (-1,54%). I profitti delle industrie in Cina a gennaio e febbraio sono saliti del 10% rispetto all’anno prima. Mentre lo Yen giapponese è sui minimi da 34 anni, perché la politica monetaria di Tokyo, nonostante il recente rialzo dei tassi, resta espansiva.

La Cina ha appena presentato un ricorso all’organizzazione mondiale del commercio (Wto) Contro quelli che considera sussidi “discriminatori” da parte degli Stati Uniti sui veicoli elettrici. Nel mirino ci sono le norme dell’Inflation Reduction Act del presidente Usa Biden.

Tra le materie prime in evidenza il cacao, il prezzo vola: +129% da inizio anno, +234% negli ultimi 12 mesi. Tra i motivi che hanno scatenato i rialzi ci sono le notizie sul maltempo e le malattie che hanno devastato i raccolti di cacao in Ghana, mettendo a rischio il prossimo raccolto.

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