La proposta di legge sul nucleare di nuova generazione, presentata da Noi Moderati, sarà all’esame dell’Aula della Camera a maggio. A deciderlo è stata la Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. «Lo sviluppo di nuove tecnologie volte alla produzione di energia nucleare – si legge nel documento – rappresenta ad oggi un’opportunità per il contrasto dei cambiamenti climatici e un’occasione di sviluppo delle conoscenze e delle competenze che l’Italia può vantare non solo nel campo della ricerca, ma anche nella progettazione e nella produzione industriale di impianti di energia nucleare di nuova generazione. Per questo motivo, la proposta di legge si prefigge di promuovere una strategia nazionale volta a conseguire gli obiettivi già delineati nel Piano nazionale italiano per l’energia e clima (PNIEC) di cui all’articolo 14 del Regolamento 2018/1999/UE, ai fini dell’inserimento del nucleare di nuova generazione come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia. A tal fine, la proposta di legge definisce l’impegno del nostro Paese a promuovere linee d’azione per lo sviluppo in ambito nazionale, europeo e internazionale, delle nuove tecnologie nucleari destinate alla produzione di energia per scopi civili».

Nucleare di nuova generazione fonte alternativa per la produzione di energia

Più nel dettaglio si prevede che «in conformità agli obiettivi europei e nazionali in materia di energia e clima, al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’ Italia», entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente, sentita la Conferenza Stato-Regioni e province autonome «e acquisito il parere delle competenti commissioni parlamentari», adotta una «strategia volta a sviluppare gli obiettivi già delineati nel Piano nazionale italiano per l’energia e clima» per «l’inserimento del nucleare di nuova generazione come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia».

La valutazione propedeutica di impatto

La strategia ha l’obiettivo di promuovere la ricerca sulle tecnologie nucleari di nuova generazione; favorire la partecipazione italiana a programmi internazionali ed europei di innovazione della fonte nucleare, attraverso un incremento degli investimenti di ricerca e sviluppo nel settore; realizzare nel territorio nazionale impianti di produzione di energia nucleare di nuova generazione. Detta strategia, si legge nel provvedimento, «deve presentare una valutazione propedeutica di impatto in termini di sviluppo tecnologico e di sicurezza dei territori, anche ai fini di un intervento di riassetto normativo della disciplina dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi ».

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