Sulle note dell’Inno di Mameli si è aperta la IV Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita per legge quale riconoscimento della attività svolta dagli operatori sanitari a tutela della salute dei cittadini. Celebrato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo)l’evento “La salute al centro” si è tenuto presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, a Roma. Il complesso ospedaliero di Santo Spirito in Sassia è considerato il più grande e antico ospedale d’Europa e uno storico luogo di cura.

La scelta del 20 febbraio non è casuale: è il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno” affetto dal virus SARS-CoV-2. Alla presenza del Maestro Ferzan Ozpetek, ideatore e promotore della Giornata insieme al Maestro Mogol, sono inoltre stati presentati il documentario ‘Storia di un sogno’ e la nuova campagna della Fnomceo sul significato della professione medica.

Anelli: “oggi celebriamo il sacrificio di 380 medici”

“È stata una giornata di celebrazione– ha affermato il presidente della Fnomceo Filippo Anelli– in cui sono stati ricordati i valori della nostra professione insieme al sacrificio dei 380 medici che abbiamo perduto per il Covid”.

Schillaci: “Grazie alle donne e agli uomini del Ssn, hanno salvato milioni di italiani”

“La sanità è una priorità di questo Governo” e “siamo all’inizio di un percorso per riorganizzare la nostra sanità pubblica. I prossimi obiettivi sono l’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni del personale, l’aumento dell’indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi”. Questi gli impegni annunciati dal ministro della Salute. “Da medico, oltre che dal ministro della Salute, attribuisco un valore importante, profondo e sincero a questa ricorrenza”, ha detto Schillaci.  

Ozpetek: “Onorato che questa giornata sia diventata legge”

“Quattro anni fa, nel 2020, quando eravamo tutti chiusi in casa, non si poteva uscire, c’era quel momento di grande allarme, due miei amici medici sono partiti per andare a Bergamo. Uno di loro mi chiamò per dirmi di stare molto attento per quanto stava accadendo, un qualcosa di molto grave. Mi è venuto in mente di ricordare questo periodo, ho chiamato Mogol e gli ho proposto di organizzare una giornata per i bambini, che non sapranno mai quanto è stato difficile questo periodo. Un’idea che piacque subito a Mogol e alla fine questa giornata è diventata una legge e ne sono molto onorato e contento“ ha detto il Maestro Ferzan Ozpetek.

“Pensavo, speravo- ha proseguito- che con quel periodo che abbiamo passato molto difficile, molto complicato, le persone diventassero più buone tra loro. Invece è stato tutto il contrario: oggi sento molta aggressività, le persone rispondono in maniera molto cattiva. A chi mi risponde male io, che non sono mai aggressivo, dico di ricordarsi il periodo del Covid”.

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