Il suo amore per Venezia e per le maschere è iniziato ben prima della guerra in Ucraina. Accolta da una famiglia italiana nell’ambito di “Bambini di Chernobyl”, quando aveva 13 anni, Marina Lapa si innamorò delle maschere. Fuggita da Kiev, dopo lo scoppio della guerra, da due anni è in Italia e si dedica a tempo pieno alla sua passione. 

“Sono venuta in Italia per la prima volta negli anni ’90. Quando siamo arrivati a Venezia ho visto queste bellissime maschere nei negozi e i loro occhi che mi seguivano. Le ho portate a casa con me a Kiev e ho realizzato la mia prima maschera a scuola”, racconta Lapa. 25 anni dopo in Ucraina tutto è cambiato, ma la sua passione per le maschere è più che viva che mai. “Ho avuto l’opportunità di iscrivermi all’Università dell’Arte di Venezia, ho trovato questo corso di tecniche di restauro e sono iscritta al secondo anno”. Il suo viso si illumina e non esita a svelare il suo sogno: “Diventare un tecnico del restauro dei beni culturali”.

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