La proclamazione ufficiale (a tre settimane dalle votazioni) non c’è ancora ma la presidente in pectore della Sardegna Alessandra Todde lavora alla formazione della nuova Giunta regionale. A Oristano il primo incontro ufficiale con le forze politiche che hanno partecipato alle elezioni del 25 febbraio sostenendo l’esponente del Movimento 5 stelle in coalizione con il Partito Democratico e altre forze di centrosinistra nell’ambito del “Campo largo”. Al centro della riunione gli equilibri della futura Giunta e le nomine che andranno a contraddistinguere l’esecutivo a 12 per cui la presidente richiede «competenza e rappresentatività».

In attesa dell’ultimo sigillo

A pesare sulla spartizione degli incarichi saranno i risultati ufficiali, attesi per mercoledì mattina, relativi proprio alla proclamazione degli eletti. Devono essere “certificati” dalla Corte d’Appello sia i voti di distacco dallo sconfitto Paolo Truzzu (che, secondo una stima ufficiosa, dovrebbero essere 3.061) sia i seggi da assegnare ai partiti. «La proclamazione avverrà probabilmente mercoledì mattina -ha detto Alessandra Todde poco prima della riunione di Oristano -, sono i tempi del tribunale, ma sappiamo che il divario è ulteriormente aumentato, per questo oggi sarà una giornata di festa e di lavoro con gli eletti, per correre rispetto ai problemi da affrontare in via prioritaria».

Un assetto in costruzione

Al centro l’assetto del futuro esecutivo che dovrà governare la Regione. «Oggi lavoreremo in condivisione su quanto ci attende, per riuscire a costruire una squadra coesa che possa seguire sin da subito sia in consiglio che nel governo i problemi da affrontare – ha aggiunto -. Parleremo di priorità e di tempi che sono celeri e su questo vogliamo segnare la discontinuità rispetto alla giunta precedente». Quanto ai nomi: ««A noi interessa avere la squadra migliore, è importante continuare il confronto, è rispettoso confrontarsi con chi è stato eletto, oggi per esempio sappiamo che è stato eletto un nuovo consigliere M5s e siamo contenti».

Il “seggio in bilico” va ai 5 stelle

Dai risultati ancora ufficiosi, emergerebbe, che il cosiddetto “consigliere in bilico eletto”, anziché del Pd dovrebbe essere dei pentastellati. Un fatto che, se confermato, andrebbe a mutare i rapporti di forza all’interno della coalizione. Perché i Dem, primo partito di maggioranza potranno contare su 11 consiglieri contro gli 8 dei cinque stelle.

I Dem

Al Partito Democratico dovrebbero spettare tre assessorati più la presidenza del Consiglio regionale, che potrebbe andare al segretario regionale Piero Comandini. In Giunta, con il ruolo di vice presidente e assessore alla Programmazione o Affari Generali, potrebbe andare il presidente del Pd Sardo Giuseppe Meloni. Ai Dem altri due assessorati ancora da decidere come i nomi dei papabili. Si parla della sanità, tema particolarmente caro alla presidente, ma anche industria, ambiente e trasporti.

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