“Stiamo studiando una norma per far sì che chi occupa, se non dimostra di non essere coinvolto nei fatti, risponda civilmente dei danni che sono stati cagionati. È una presunzione che solo dimostrando di essere del tutto estraneo uno può vincere. Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni. Questa è una mia riflessione personale: credo che studenti di questo tipo non possano essere promossi all’anno successivo”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che oggi ha visitato il liceo Severi Correnti di Milano dopo un’occupazione che ha portato a danni quantificati in circa 70mila euro.

«Sarà l’autonomia delle singole scuole a decidere»

“Se non si dà un segnale forte da un punto di vista disciplinare vuol dire che la scuola non risponde in modo serio. Chi fa questi atti di devastazione non ha, a mio avviso, capito il messaggio educativo della scuola” ha aggiunto Valditara, sottolineando che, comunque, “sarà l’autonomia delle singole scuole a decidere”.

Il caso del liceo Severi Correnti di Milano

Al liceo Severi Correnti di Milano è stata compiuta “un’azione militare, di guerriglia. Qui ci sono diversi reati commessi, oltre all’interruzione di pubblico servizio c’è danneggiamento e violenza privata”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha visitato questa mattina il liceo milanese dopo l’occupazione partita il 30 gennaio e durata tre giorni con un bilancio pesante di danni quantificati in circa 70mila euro. “Fatti di questo tipo sono inaccettabili considerando che lo statuto scolastico prevede anche le autogestioni, luoghi di dibattito democratico consentiti agli studenti, rispettosi della legge e del bene pubblico” ha aggiunto il ministro sottolineando che invece “non si è voluto nessun dialogo con istituzioni scolastiche, si è rifiutata la pratica democratica dell’autogestione e si è voluto non soltanto occupare ma addirittura sfregiare e devastare la scuola”. Per questo “credo personalmente che bene hanno fatto le forze di polizia a fare un sopralluogo e a trasmettere gli atti alla Procura: questi reati devono essere perseguiti. Chi sarà individuato responsabile deve essere condannato penalmente e, inoltre, chi è responsabile deve risarcire alla scuola i danni – ha concluso -. Non deve essere la scuola e la comunità a rispondere dei danni”.

Il testo di legge sul voto in condotta

“Presenteremo nel testo sul voto di condotta una norma concordata con il ministero della Giustizia per cui si prevede che si possa agire in giudizio per danno d’immagine” che “è già previsto per aggressioni al personale della scuola ma forse si potrebbe estendere anche alle situazioni di questo tipo”, come le occupazioni, ha spiegato il ministro dell’Istruzione. “Come ministro e cittadino dico che siamo stufi di dover pagare per personaggi che non hanno il senso della collettività e svolgono azioni teppistiche” ha aggiunto Valditara, assicurando che “laddove mancassero risorse interverremo per consentire la piena agibilità della scuola, ma ci aspettiamo che i responsabili paghino di tasca propria”.

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