Dal combustibile ai mattoni agli intonaci. La seconda vita delle banconote logore sta prendendo forma nel piano green della Banca d’Italia: nel 2022, come si legge nell’ultimo bilancio ambientale della Banca, ne sono state ritirate dalla circolazione e ridotte in frammenti 638 tonnellate. Un dato in lieve crescita sull’anno precedente, ma in fortissimo calo rispetto alle 818 tonnellate del 2018.

Mentre la moneta elettronica sta prendendo sempre più piede, riducendo il contante in circolazione e il suo impatto ambientale una volta logoro, il tema della seconda vita delle banconote ridotte in frammenti trova concretezza nei piani legati alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività di Bankitalia.

Dal 2022, stando alle indicazioni della Bce, la vita delle banconote logore, infatti, non deve più terminare in discarica. Le istituzioni monetarie hanno maturato una sempre maggiore sensibilità rispetto alla transizione ecologica e alla sostenibilità ambientale. Tra i tanti temi, nell’ultimo bilancio della Banca d’Italia, si legge proprio che nel 2023 è proseguito l’impegno nel programma «di riduzione dell’impatto delle proprie attività sull’ambiente attraverso l’uso razionale delle risorse energetiche e naturali, la gestione ottimale dei rifiuti, la mobilità sostenibile, gli acquisti verdi e la promozione della cultura ambientale».

La produzione di banconote logore triturate

Secondo il bilancio ambientale del 2023, emerge che nel 2022 la produzione di rifiuti costituiti da banconote logore triturate è aumentata del 7 per cento rispetto all’anno precedente. Stiamo parlando di un andamento in calo dal 2018 quando le banconote logore da smaltire erano 818 tonnellate, cresciute fino a 852 nel 2019, per poi cominciare a scendere vertiginosamente fino a 573 nel 2020, risalire a 597 nel 2021 e poi fino a 638 nel 2022.

LE BANCONOTE LOGORE RITIRATE DALLA CIRCOLAZIONE E RIDOTTE IN FRAMMENTI

Loading…

Le indicazioni della Bce

Come ricorda il bilancio ambientale della Banca d’Italia, di recente la Bce ha rivisto i criteri relativi alla gestione dei rifiuti costituiti da banconote triturate, chiedendo alle banche centrali di abbandonare lo smaltimento in discarica entro il 2022. In linea con queste indicazioni, si legge nel bilancio, «dal 2023 tutti i rifiuti costituiti da banconote logore triturate prodotti dalla Banca sono conferiti a impianti per la produzione del combustibile solido secondario (CSS) o per il recupero energetico (termovalorizzazione), che rappresentano le modalità di trattamento più idonee dal punto di vista ambientale». La Banca calcola che grazie alla trasformazione in combustibile, è stato possibile evitare l’emissione di 37 tonnellate di anidride carbonica equivalente.

Condividere.
Exit mobile version