All’indomani del passo indietro dell’oculista Domenico Lacerenza si è aperto un tavolo di confronto tra Pd-M5s-Avs e socialisti per provare a convergere su un nome alternativo. Uno di quelli che circolano è Piero Marrese,  presidente della provincia di Matera, sostenuto soprattutto dai dem lucani. La scadenza per la presentazione delle liste è il 22 marzo. 

Intanto Italia Viva per la Basilicata ha stretto un accordo con il governatore uscente, Vito Bardi, di centro-destra e anche Carlo Calenda, che non ha fatto mai mistero di apprezzarlo, sta per sciogliere la riserva sulle intenzioni di Azione. Tutto questo ha portato Antonio Tajani questa mattina ad Agorà weekend a sbilanciarsi ironicamente sul campo largo, ma nell’altro campo: “Se Azione e Italia Viva decidono di sostenere Bardi e Cirio è una scelta che accogliamo con favore. Dimostra che i nostri presidenti hanno lavorato bene e sono in grado di allargare una coalizione di centrodestra. Il nostro buon governo, insieme agli alleati di centrodestra, è in grado di attrarre altre forze. Si tratta di governo locale”. 

“Attendiamo la conferenza di Calenda, le decisioni di Azione in Basilicata – ha detto Tajani – Vedremo cosa succede. Mi auguro che anche in Piemonte ci sia un allargamento dei confini alla maggioranza di centrodestra a dimostrazione che il nostro buon governo è in grado di avere, noi si, il campo largo“, ha aggiunto.

Sui social Calenda scrive di aver cercato di “intercettare” più volte la segretaria dem Schlein per trovare un’intesa. “Spiace vedere la distruzione di quello che una volta era un grande partito riformista, ridotto a ruota di scorta dei 5S. Buon viaggio”. La conclusione è, a questo punto, chiaro presagio di una scelta che porterebbe Azione a sostenere il candidato Bardi del centro-destra.

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