In Sardegna parte il governo a guida Movimento 5 stelle e trazione Pd. Con l’insediamento del Consiglio regionale e il giuramento dei 12 assessori, 7 uomini e 5 donne, inizia ufficialmente la stagione di Alessandra Todde, ex numero due del M5S, e vincitrice delle scorse elezioni regionali contro l’esponente di Fdi Paolo Truzzu. Le scintille che caratterizzano la contrapposizione nazionale non sembrano avere avuto riflessi nell’attribuzione dei ruoli e assegnazione degli incarichi e paiono lontani dal palazzo che si affaccia sul porto di Cagliari.

Un assessore per tre Consiglieri

La regola di un assessore ogni tre consiglieri eletti è stata rispettata. E ai due partiti di maggioranza, il Pd e M5s sono andati gli assessorati di peso: sanità ambiente, industria e bilancio. Proprio la sanità, che ha un bilancio pari alla metà di quello dell’intera Regione, è stata al centro di una sorta di braccio di ferro tra Pd e M5s.

Nodo sanità

In un primo tempo, secondo alcune indiscrezioni, si era ipotizzato un affidamento al Pd che, poi, avrebbe declinato l’offerta in cambio degli altri tre assessorati comunque di peso e della quarta casella. Quindi il passaggio allo schieramento della presidente che sui banchi del Consiglio regionale può contare anche sul sostegno dei consiglieri eletti nella sua lista e a cui va un assessorato.

Maggioranza Pd

Primo partito della coalizione è il Partito Democratico con 11 consiglieri eletti, cui vanno quattro caselle: tre nell’esecutivo e una per la presidenza dell’assemblea legislativa. Nello specifico Giuseppe Meloni, presidente del Pd regionale è stato nominato vice presidente dell’esecutivo e assessora alla programmazione e bilancio. L’ex deputato ed ex segretario Dem Emanuele Cani assessore all’Industria mentre Rosanna Laconi, ex sindaca e primario del pronto soccorso al Policlinco, assessora all’Ambiente. Il Partito Democratico incassa anche la presidenza dell’assemblea legislativa con l’elezione di Piero Comandini, segretario regionale del Pd. Un ruolo per cui si era ipotizzato anche qualche altro nome, dalla più votata dei 5 stelle ai partiti minori ma che poi, in virtù del peso all’interno dell’assemblea regionale, è andato al primo partito della coalizione.

Sanità e lavoro ai 5 Stelle

Al Movimento 5 stelle, forte dei 7 consiglieri in aula più la presidente, due assessorati: la Sanità affidata all’oncologo romano Armando Bartolazzi presentato, prima delle elezioni politiche de 2018 come eventuale ministro della Salute e poi nominato sottosegretario alla Salute del Governo Conte I. Una nomina che ha suscitato parecchie contestazioni, da parte dei rappresentanti del Centrodestra per la nomina di un esterno ed non sardo. Nomina in quota Cinque stelle che però, il segretario del Pd Piero Comandini ha definito «un assessorato di coalizione con la costruzione attorno all’assessore di una struttura in cui tutti i partiti e i movimenti della coalizione saranno rappresentati».
Il Movimento 5 Stelle porta a casa anche la nomina di Desiré Manca, consigliera regionale più votata in assoluto con oltre 8 mila preferenze cui va l’assessorato al Lavoro.

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