Una Pasqua senza sorprese per il mercato delle colombe. Il 2023 si era chiuso con una produzione complessiva di 23.443 tonnellate pari a 96,1 milioni di euro. Il consumo, circa 29,1 milioni di pezzi, si era attestato a 0,36 kg pro capite, mentre quello a famiglia (9,5 milioni di famiglie per Gfk) a 1,82 kg. Le esportazioni – che valgono il 10% del totale – avevano raggiunto le 2.344 tonnellate, ovvero circa 3,2 milioni di pezzi (basandosi su una media di 725 gr tra i vari formati) del valore di circa 9,6 milioni di euro (dati Unione Italiana Food). E anche per quest’anno, nonostante un periodo difficile per i prezzi e una scadenza vicina al Natale, le previsioni sono di sostanziale stabilità, senza troppi sbalzi dovuti a inflazione o rincari.

«La Pasqua 2024 – afferma Stefano Borromeo, amministratore delegato di Galup – è certamente anomala perché arriva a poco più di tre mesi dal Natale. Per quanto riguarda le nostre colombe, però, questa stagione segnerà un +10% rispetto al 2023, per un valore di circa 2,5 milioni di euro, corrispondenti a circa 270mila pezzi venduti». E questo nonostante le aziende risentano ancora del caro delle materie prime.

«L’arrivo della Pasqua a fine marzo – prosegue Borromeo – ha reso necessaria la chiusura degli ordini degli ingredienti nei mesi di novembre e dicembre 2023, periodo nel quale si è registrato un aumento del costo delle materie prime intorno al 10-15% rispetto al 2022. Un problema che si presenterà anche per le prossime festività 2024, se consideriamo che abbiamo assistito a un incremento del 68% del costo dell’uva sultanina e al raddoppio del cacao».

«I consumatori si manterranno infatti prudenti, anche per via dei rincari medi che sfiorano il 6%» ribatte il maestro Nicola Fiasconaro che per queste festività ha puntato sulla Colombina limone e pinoli, premiata dai consumatori anche per il suo formato mono-porzione da 100 grammi. «La colomba è sicuramente un prodotto che va potenziato e con grandi possibilità di crescita: oggi, infatti, rappresenta solo il 25% delle vendite dei panettoni. Un dato che testimonia l’esigenza di una migliore valorizzazione di questo dolce da ricorrenza lungo l’intero arco dell’anno». Il brand milanese Vergani tuttavia dichiara un sell in positivo con +10% sullo scorso anno. «Ora che l’inflazione si è calmata – assicura Andrea Raineri, esponente della famiglia Vergani – anche i prezzi si manterranno in linea. I consumatori prestano più attenzione alla qualità e agli ingredienti, anche quelli del packaging che da quest’anno, infatti, sono green e compostabili».

Vergani, che da ottant’anni produce la Colomba di Milano, quest’anno arricchisce la proposta con cinque nuove ricette gourmet che coniugano ingredienti esotici e particolari rivisitazioni.

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