È passato qualche decennio da quando il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Milano era la sua scuola. Il direttore di Sole 24 Ore, Radio24 e Radiocor, Fabio Tamburini, ci è tornato ieri per incontrare gli studenti che lo hanno invitato a raccontare il programma del Festival dell’Economia di Trento, organizzato da Gruppo 24 ORE e Trentino Marketing, e di cui presiede il Comitato scientifico. Il Festival, intitolato “Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo” si terrà dal 23 al 26 maggio e quella di ieri è stata la quarta tappa del tour in scuole e atenei, dopo l’Università di Perugia, la CUOA Business School di Vicenza e la Bologna Business School. «Ho accettato volentieri di venire qui, il rapporto con le giovani generazioni è prezioso. Ai miei tempi, però, ci riunivamo nella sala della Provincia, che era un esempio di avanguardia tecnologica», ricorda Tamburini, mentre parla in mezzo a più di cento ragazzi che lo attorniano, seduti a terra, nella palestra maschile. «L’incertezza non aiuta i ragazzi della vostra età, ma nemmeno noi grandi. Il Festival sarà l’occasione per approfondire tutto ciò che genera incertezza», spiega il giornalista. La prima straordinaria incertezza che cita Tamburini rimanda al contesto geopolitico segnato da 60 guerre. Quo vadis? diventa allora una domanda che riguarda la vita di tutti noi. E poi la rivoluzione del lavoro, sotto la spinta dell’intelligenza artificiale. A poco a poco entrano nel racconto l’energia, la transizione ecologica, la demografia, l’inflazione, la sanità, la parità di genere. Finché si apre lo spazio per le domande. Come faccio a sapere se una notizia è credibile? Cosa dà valore all’informazione? I giornali cartacei sono destinati a sparire? L’intelligenza artificiale sostituirà il lavoro dell’uomo? Tante domande, tante risposte e un ricordo degli anni del liceo per congedarsi, quando «la professoressa di italiano diceva studiate, studiate, studiate. Ecco – dice Tamburini ai ragazzi – studiate, studiate, studiate».

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